La maturità, è noto, agita annualmente il sonno di migliaia e migliaia di studenti italiani. Fra loro c’è chi sarebbe disposto a fare davvero di tutto pur di ottenere un punteggio pari almeno a 60, utile a salutare la scuola secondaria di secondo grado e prepararsi all’università o ad affrontare il mondo del lavoro. Ebbene, qualcuno oggi è andato oltre, combinandola davvero grossa: si tratta di un alunno di diciotto anni entrato a scuola armato di pistola, che ha poi puntato contro i commissari d’esame intimando loro di promuoverlo. Qualora non lo avessero fatto, il giovane – a suo dire – non avrebbe esitato ad aprire il fuoco contro gli insegnanti. L’episodio increscioso ha avuto luogo alle 13 di oggi presso l’istituto superiore “Cesaris” di Casalpusterlengo, nel Lodigiano. Stando a quanto emerso fin qui, il candidato sarebbe riuscito nell’impresa di tenere la pistola nascosta sino a quando non ha guadagnato l’accesso all’interno dell’aula d’esame, per poi estrarla nel momento in cui si è trovato da solo, faccia a faccia con i docenti. A proposito: a “disarmarlo” sarebbe stata una professoressa, approfittando di un momento di distrazione del diciottenne, il quale avrebbe lasciato la pistola incustodita sul banco. Il ragazzo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Codogno per accertare lo stato di salute mentale e la pistola è stata messa sotto sequestro. Maturità rimandata, dunque…