Vittorio Feltri senza peli sulla lingua sullo scontro generazionale tra “giovani” e “vecchi”. Il direttore editoriale di Libero ha dedicato un articolo all’annosa questione, citando il recente studio condotto dal CENSIS. I più giovani, infatti, ce l’hanno parecchio con gli anziani e Feltri ha le idee chiare: «Come dire: sarebbe stato meglio lasciare che crepassero, riservando ogni cura, per altro costosa, a chi era sotto i 40 anni, cioè gente più utile, in grado di contribuire allo sviluppo del Paese. Insomma i vecchi rompono le balle a chi vecchio non è benché speri di diventarlo a costo di cambiare parere una volta incanutitosi».
VITTORIO FELTRI: “VECCHI AVVERSATI DAI GIOVANI, ECCO PERCHÉ”
Per Vittorio Feltri gli anziani sono avversati dai giovani perché godono di un buon reddito, hanno abitazioni ampie e comode, senza dimenticare che mantengono i figli. Ed il giudizio del giornalista su questi ultimi è netto: «Essi in pratica preferirebbero che papà e mamma andassero all’altro mondo, magari con l’aiuto del virus, e consegnassero loro in eredità i propri beni non trascurabili. La sensazione è che l’odio sociale si stia estendendo alle famiglie, e questo non giova alla concordia necessaria ai fini di favorire una esistenza tranquilla tra le mura domestiche». I ricchi sono invidiati, l’invidia è il motore della vendetta: non ha dubbi Feltri, che ha poi tenuto a evidenziare come la pandemia abbia solo accentuato certi attriti.