Mentre in Italia il governo prende tempo sulla riapertura delle scuole, all’estero ci si prepara in vista del ritorno in classe in autunno. Ma come? Dopo il lockdown e le restrizioni a causa della pandemia di coronavirus, le scuole provano a rimettersi in moto con specifici protocolli di sicurezza. In Germania il rientro sarà graduale e con lezioni a giorni alterni. Già da qualche settimana sta sperimentando il rientro, ma con tempi e modalità differenti nei 16 stati. Le classi spesso sono divise in due, quindi gli alunni si alternano con giorni e lezioni, svolte però a pieno orario. Niente attività che implicano contatti fisici, corridoi a senso unico per evitare assembramenti e mascherine negli ambienti comuni sono alcune delle direttive. Per ora la precedenza l’hanno avuta i bambini dell’asilo e delle materne, oltre che ai liceali che devono sostenere gli esami, mentre gli universitari proseguono con la didattica a distanza. Stando a quanto riportato da Repubblica, in generale il governo tedesco ha deciso che le scuole dovranno riprendere il normale funzionamento al termine delle vacanze estive, quindi ad agosto. Anche qui non mancano le polemiche: ci sono disposizioni, come l’obbligo di mantenere la distanza di 1,5 metri, che non vengono ritenute realistiche.
CORONAVIRUS, RIAPERTURA SCUOLE: IL PIANO UK
E poi c’è il Regno Unito, dove vige più incertezza. Per ora si pensa ad una riapertura a settembre con diverse disposizioni. Ingresso e uscita da scuola con percorsi separati e tempi differenziati, porte e finestre classi aperte finché il meteo lo consente, al massimo 15 studenti per classe, quindi servirà un sistema di turni; obbligo di 2 metri di distanza, banchi singoli, intervalli a orari diversi e divieto ai genitori di assembramento all’uscita della scuola. Ci sono scuole elementari già aperte, soprattutto per consentire ai lavoratori “essenziali” (medicina e sicurezza) di tornare a lavorare, ma hanno riaperto parzialmente anche le scuole superiori, riporta Repubblica, ma limitatamente agli ultimi due anni di corsi, così facilitare gli esami di ammissione all’università. Anche qui è stata impiegata la didattica online, ma notevoli sono state le difficoltà riscontrate, quindi il governo ha stanziato un fondo da 1 miliardo di sterline per finanziare lezioni e corsi extra per gli alunni rimasti indietro. L’inchiesta del quotidiano si concentra anche sulla Francia, che già da maggio ha optato per la riapertura, ma a tappe. Solo per i licei non professionali si è mantenuto l’insegnamento a distanza.
SCUOLE E CORONAVIRUS, I CASI FRANCIA E SPAGNA
La maturità in Francia è diventata una media dei voti dell’anno: non si è tenuta infatti la prova orale. Da lunedì è stato poi alleggerito il protocollo: niente metro di distanza alle materne ed elementari, resta la mascherina alle medie. A settembre, dunque, il rientro sarà quasi normale a inizio settembre. Nel frattempo saranno organizzate “vacanze studio” per un milione di alunni, quelli più in difficoltà. In Spagna, invece, il ritorno alla nuova normalità è previsto per settembre. Per ora c’è un documento con le misure pensate: gli studenti dovranno misurarsi temperatura prima di uscire di casa, accedere alle scuole in momenti diversi e tenere le distanze, indossando la mascherina all’ingresso e dopo aver lavato le mani. Niente assembramenti, anche da parte dei genitori all’uscita della scuola. Si pensa a banchi individuati e a due metri di distanza l’uno dall’altro. Inoltre, specifica Repubblica, la condivisione dei materiali può avvenire solo dopo la loro disinfezione. L’attività fisica non sarà vietata, purché venga svolta all’aperto. L’intervallo sarà possibile a piccoli gruppi alternati mantenendo ovviamente sempre la distanza.