Una denuncia in piena regola quella fatta da Ema Stokholma sui social. “Sono stata filmata con un telefonino sotto la gonna” ha annunciato, dichiarando di essere ancora scossa dopo quella che lei stessa ha definito “una molestia”. Sì, perché di questo si è trattato. Difficile definirla “una bravata”, anche se molti dei presenti è così che l’hanno definita. Sul web, però, Ema ha ricevuto l’affetto e il sostegno di tantissimi follower. “Ciao Ema. Purtroppo ho letto della Tua Disavventura a Torino. Voglio Farti Sapere la MIA Vicinanza Tutto il mio Dispiacere per quanto Letto. INQUALIFICABILI. Dobbiamo Solo Lottare Affinché Non Succeda Più a Nessuna Persona in qualunque Posto.” ha scritto un fan affezionato e, come lui, tanti altri. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Ema Stokholma: “Mi hanno filmata sotto la gonna!”
Ema Stokholma ha deciso di metterci la faccia e denunciare prima alle autorità competenti, poi attraverso i social network, quanto le è accaduto durante il sound check alla Mole di Torino per l’esibizione in occasione della festa di San Giovanni. Vere e proprie accuse di molestie per la speaker ed ex concorrente di Pechino Express che ha raccontato come qualcuno, senza che lei lo notasse, le ha messo un telefono in basso, sotto la gonna, registrando tutto. “Mi hanno ripresa dal basso verso l’alto, inquadrando le parti intime”, ha spiegato la Stokholma, per poi aggiungere “Mentre stavo facendo il sound check mi sono accorta della presenza di un cellulare vicino alla mia postazione e, quando mi sono avvicinata, ho visto che mi stava riprendendo”. Una scoperta che l’ha fatta inorridire. Ma non è finita qui.
Ema Stokholma sconvolta: “Si tratta di molestia!”
Ema Stokholma ha raccontato di aver poi preso il telefono per controllare cosa fosse stato ripreso. Ha così ammesso che il cellulare presentava altri video simili. “C’era una donna, in jeans, che mentre saliva le scale della Mole veniva videoripresa dal basso verso l’alto sotto, proprio com’è stato fatto con me”, ha infatti sottolineato. Altrettanto grave, come racconta la Stokholma, il fatto che, quando ha cercato di capire di chi fosse il cellulare, tutti hanno cercato di sminuire l’accaduto. “Quando ho chiesto di chi fosse il telefonino e ho trovato il proprietario, tutti, tranne il mio manager, hanno cercato di minimizzare l’accaduto pesando la cosa come uno stupido scherzo, una goliardia”, ha tuonato, per poi ammettere di essere ancora “Un po’ sconvolta. – e precisare – Si tratta di molestia”.