Si alza la colonnina delle temperature e sale anche la spesa per bolletta della luce (e dei sistemi di raffreddamento). Dal 1° luglio la bolletta della luce aumenta (+3,3%) per l’utenza domestica in regime in tutela. L’aumento è legato all’incremento della voce dispacciamento balzata di quasi il 38% che va a impattare il prezzo finale con un +3,6% mitigato solo in minima parte da una lieve riduzione dei costi di acquisto dell’energia elettrica sceso dell’1,3% (impatto -0,3% sul prezzo finale) nonostante i titoloni che ci avevano abituati a un prezzo del barile stracciato.
Come ci ricorda l’Autorità, il costo dell’energia è un indicatore prodromico dell’andamento economico. Il rialzo della bolletta elettrica s’inserisce “in un contesto di mercati all’ingrosso che registrano i primi segnali di ripresa dopo il crollo dei prezzi registrati nel secondo trimestre”, ma poi subisce gli effetti dei maggiori costi di dispacciamento i quali in generale tendono ad aumentare nei periodi di bassi consumi.
Complessivamente sul budget familiare l’effetto rimane positivo. La spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (1° ottobre 2019 – 30 settembre 2020) sarà di circa 496 euro con un calo del 12,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente a un risparmio di 69 euro/anno.
Va segnalato che questo trimestre rimangono invariati gli oneri di sistema, già ribassati in precedenza, in modo da aiutare imprese e famiglie a recuperare il ritmo nella fase rilancio dell’economia, come si legge nel comunicato dell’Autorità, ma non è però una situazione sostenibile a lungo. Infatti, per effetto della riduzione dell’energia prelevata e dell’abbassamento del prezzo di riferimento del kilowattora alla borsa elettrica a causa dell’emergenza Covid-19, i flussi di gettito degli oneri di sistema si riducono contraendo la flessibilità finanziaria a disposizione dell’Autorità la quale non esclude, nei prossimi aggiornamenti trimestrali, possibili ritocchi all’insù degli oneri di sistema.
L’ulteriore discesa della bolletta del gas (-6,7%) è l’effetto del forte calo della spesa per la materia prima (-7%) e delle quotazioni attese nei prossimi mesi estivi sui mercati all’ingrosso appena controbilanciato dall’aumento delle tariffe di trasporto e distribuzione (+0,3%). Così come per l’energia elettrica, gli oneri di sistema sono rimasti invariati.