Bufera su Pier Paolo Pandolfi, caos al Vimm di Padova: dimissioni di massa. Ma andiamo per gradi. Noto ricercatore romano, ex direttore del Cancer Center al Beth Israel, dal 2013 è stato il numero uno del Beth Israel Deaconess Cancer Center dell’Università di Harvard. Un ruolo ricoperto per sette anni, fino al licenziamento per molestie. Una donna, infatti, ha affermato di aver ricevuto numerose email di natura sentimentale che sono diventate numericamente insostenibili. Apprezzamenti in pubblico e via posta che hanno intimorito la collega di Pandolfi, che ha deciso di denunciare il ricercatore. A quel punto Harvard ha chiesto a Pier Paolo Pandolfi di lasciare il laboratorio. Una vicenda che ha fatto parecchio discutere, spiega il Corriere della Sera, ancora di più in seguito alla nomina di direttore scientifico all’Istituto di biologia molecolare di Padova…
PIER PAOLO PANDOLFI AL VIMM: DIMISSIONI DI MASSA
Intervistato dal Corriere, Pier Paolo Pandolfi ha ammesso di aver preso una sbandata per quella donna, ma di essersi anche scusato. E la nomina al Vimm ha innescato una serie di eventi non indifferente. Il direttore scientifico Luca Scorrano ha annunciato le dimissioni: «Ognuno deve agire secondo la sua sensibilità. Io ho scritto una mail di dimissioni indirizzata alla presidenza. Ora il cda deciderà. Nel frattempo continuerò a fare il mio lavoro e a svolgere le mie funzioni, fino in fondo». Ma non solo: con la decisione di Scorrano sono giunte le dimissioni in blocco di tutto il Scientific Advisory Board. Il presidente Wolfgang Baumeister ha messo in risalto che la nomina di Pier Paolo Pandolfi non è stata trasparente, parlando anche di «gravi difetti procedurali e mancanza di consultazione». Nonostante la bufera, i vertici del Vimm si schierano al fianco del luminare romano: «Arriva un fuoriclasse e i mediocri ne sono terrorizzati», la posizione del presidente Francesco Pagano.