Le Elezioni Comunali di Francia non fanno che confermare una tendenza assai temuta all’Eliseo: nei 4820 comuni al ballottaggio ieri, i risultati dicono che non c’è una predominanza ma una netta “ondata” ecologista che si abbatte su Macron (e anche su Repubblicani e Socialisti). I Verdi trionfano a Marsiglia, Lione, Bordeaux, Besancon, Poitiers e in moltissimi altri Comuni dove erano dati per sfavoriti (e sfiorano l’impresa contro Aubry a Lille, con la candidata socialista che vince 40% contro 39% nelle urne). Parigi viene mantenuta sotto l’egida di Anne Hidalgo, rieletta sindaca della Capitale di Francia con il 50% delle preferenze ma con una decisa “spinta” data anche qui dall’onda green: restano al Centrodestra (Repubblicani e LREM di Macron) Nizza (eletto Christian Estrosi) e Tolosa (Jean Luc Moudenc) mentre al Centrosinistra, oltre a Parigi e Lille, vittoria a Nantes e Montpellier. Ma sono i Verdi i veri trionfatori con il peso e il rimpasto nel Governo Macron che non potrà che accrescere nelle prossime settimane: a Lione vince Doucet, a Strasburgo Barseghian e a Bordeaux Hurmic, le tre città che rispettivamente erano in mano a LREM, Socialisti e Repubblicani. (agg. di Niccolò Magnani)
PREMIER PHILIPPE ELETTO A LE HAVRE
A urne chiuse in Francia giungono i primi risultati delle Elezioni Comunali 2020 con i primi esiti dei ballottaggi: stando ai dati Ifp, citati da YouTrend, il leader MoDem ed ex Ministro della Giustizia François Bayrou sarebbe rieletto sindaco di Pau mentre ancora più importante in chiave Macron è la rielezione del Premier Eduard Philippe come sindaco di Le Havre. Stando ai primi exit poll, il Presidente del Consiglio francese sarebbe stato eletto con il 58,8% dei voti contro lo sfidante Lecoq (41,2%), In attesa di dati significativi dalla sfida più attesa a Parigi con Anne Hidalgo attesa alla rielezione dopo l’accordo con i Verdi, a Lille la candidata sindaca uscente Aubry (Socialista) sarebbe in bilico con il 39,5% contro il 39,6% dello sfidante dei Verdi Baly. Come riporta invece YouTrend, a Perpignano, stando a una stima per TF1, il candidato del Rassemblement National Louis Aliot riuscirebbe a diventare sindaco, sconfiggendo l’uscente Jean-Marc Pujol (Les Républicains).
ELEZIONI MUNICIPALI FRANCIA: GLI SCENARI
E’ di nuovo tempo di elezioni in Francia. Dopo l’epidemia di coronavirus che aveva bloccato il secondo turno, i vicini transalpini sono nuovamente chiamati alle urne per eleggere al ballottaggio i sindaci delle varie città. Fra i tanti comuni in cui si vota anche la capitale Parigi, dove non dovrebbero esserci sorprese anche se l’attuale prima cittadina Anne Hidalgo, viene data nei sondaggi con 10 punti in meno rispetto alle elezioni che la incoronarono sei anni fa. Di conseguenza non è da escludere un ridimensionamento di tutti i candidati sindaci del partito del presidente Macron, La Republique en Marche. Come ricorda l’agenzia Ansa, quella di oggi sarà una giornata ricca di grandi duelli, tra l’altro in un periodo completamente differente rispetto a tre mesi fa, quando una Francia già in lockdown invitò i suoi cittadini a recarsi alle urne. Una decisione che provocò non poca polemica da parte dell’opinione pubblica, e che accusò le autorità di aver alimentato il contagio, all’epoca ancora un oggetto misterioso.
ELEZIONI FRANCIA, SARA’ ANCORA ASTENSIONISMO?
Dopo 90 giorni tutto è cambiato, a cominciare dal clima, decisamente estivo, passando per le scuole riaperte, i contagi molto bassi e con i vari indici sotto controllo, ad eccezione della Guyana (provincia d’oltremare), dove le elezioni sono state invece rinviate. Nel dettaglio si voterà oggi in ben 4.820 diversi comuni, a seguito di una campagna elettorale all’insegna del coronavirus, come era presumibile. Sarà un risultato alquanto incerto su molti fronti, in quanto i sondaggisti non sono riusciti a capire se l’astensionismo si confermerà, così come accaduto nel primo turno, o se invece gli elettori torneranno in massa alle urne. Nel primo caso, potrebbero venire confermati i risultati di tre mesi, in caso contrario, invece, nulla sarà da lasciare al caso. Spera ovviamente in un risultato differente il presidente Macron, visto che molti suoi candidati hanno subito pesanti sconfitte 3 mesi fa, e dopo una gestione della pandemia da molti criticata, l’obiettivo non sarà semplice.