Dall’autobus di Roberto Fico alle 8 auto blu per la delegazione Di Maio in Svizzera (pagate e volute dal Governo elvetico, ma non vien meno il principio): in un lungo reportage oggi sul Messaggero si trae spunto sull’evoluzione tutt’altro che “anti-casta” del Movimento 5 Stelle sul fronte auto di Stato. Negli ultimi due anni, ovvero con l’arrivo al Governo dei grillini (prima con la Lega, ora con il Pd) l’aumento previsto dal nuovo censimento delle autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni (condotto dal Ministero PA della pentastellata Fabiana Dadone) si aggira sul 30% rispetto al 2018. «Sono oltre trentamila le auto di Stato ancora in circolazione, una su dieci è una supercar, ovvero 3.366. Ma il numero delle auto blu continua ad aumentare e presto potrebbe sfiorare la soglia delle 4 mila unità», scrive Bisozzi sul Messaggero inquadrato il punto della vicenda, l’aumento in due anni di un servizio considerato come un “lusso” dal Movimento quando era all’opposizione ma che finora non è riuscito a ridurre, anzi i numeri sono in aumento. I dati precisi ancora mancano perché per via del lockdown il censimento previsto ad aprile viaggia con 3 mesi di ritardo, ora però l’asticella sembra proprio salire entro la fine di luglio.
AUTO BLU, CAMPANIA “LEADER”
33.527 erano le auto blu e grigie rilevate un anno fa, ma è previsto che la quota salga ancora, per attestarsi tra le 35 mila e le 40 mila vetture: nel 2017 erano 29mila, numero decisamente in diminuzione rispetto ai rialzi degli ultimi 2 anni. Di Maio aveva promesso l’azzeramento totale di questo strumento ma finora è rimasto un invito rimasto sospeso tra tagli, norme, ricorsi e necessità effettive: sono sindaci, governatori, assessori comunali e regionali a fare maggior uso oggi delle auto blu, con complicità dunque di tutti i partiti e non certo solo per “colpa” del M5s. Secondo i dati del Messaggero, sarebbero 160 le vetture di Stato parcheggiate nei cortili dei ministeri e della presidenza del Consiglio, di cui 70 blu «Nei garage dei Comuni se ne contano invece più di 16 mila: il Comune di Roma, con oltre 100 mezzi, figura tra quelli più forniti».
A livello di Regioni, è la Campania dove si vedono più auto di Stato (una cinquantina), seguita da Calabria e Molise: sono poi frequenti i casi “limite” e misteriosi, come ad esempio le 4 auto blu nel Comune di Giarratana in Sicilia che ha tra l’altro meno di 3mila abitanti. Non solo, il Covid ha poi frenato la transizione “green” del parco auto dello Stato, bloccando il passaggio all’ecologico previsto in Manovra ma al momento non disponibile per via delle spese per l’emergenza sanitaria.