C’è anche Nek tra i protagonisti di 20 anni che siamo italiani, il programma di Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio in onda su Rai Uno di cui oggi viene riproposta la replica dell’ultima puntata. L’occasione è buona per lasciarsi travolgere dalla carica positiva di Filippo Neviani, l’interprete di Sassuolo che ancora una volta non ha mancato di trasferire sul palcoscenico tutta la passione genuina per il suo mestiere. Nel medley che ha ripercorso la sua carriera fatta di grandi successi, Nek ha esordito con “Fatti avanti amore”, brano recente della sua discografia. Non poteva mancare l’inossidabile “Laura non c’è”, forse il pezzo che più di ogni altro è rimasto nell’immaginario collettivo. Gran finale riservato ad altre due vere e proprie hit del repertorio di Nek: “Se io non avessi te” e “Lascia che io sia”. La reazione del pubblico? Non poteva che essere estasiata: standing ovation per Filippo Neviani che, raggiunto sul palco da Vanessa Incontrada e Gigi D’Alessio viene stuzzicato dall’amico e collega: “L’hai fatta qualche canzone eh?”.
NEK A 20 ANNI CHE SIAMO ITALIANI
Inutile sottolineare che l’apparizione di Nek a 20 anni che siamo italiani appartenga a tutt’altra epoca: quella precedente alla diffusione del coronavirus. Il cantante, al pari di tanti altri suoi colleghi, ha dovuto rivedere gli appuntamenti che aveva programmato per questa primavera/estate e proprio pochi giorni fa ha aggiornato i suoi tanti fan su Instagram dell’intenzione di dar vita ad un progetto dal titolo: Solo, chitarra e voce. Nek ha scritto: “Quest’estate dovevo fare un tour vero e proprio, ma abbiamo dovuto rimandare tutto, non c’era altra via. Mi sono poi arrivate alcune proposte per suonare, naturalmente in condizioni diverse, e mi sono detto: ‘perché no?’. Ho voluto coinvolgere Music Innovation Hub, una realtà che sta dando sostegno ai professionisti del mondo della musica attraverso un fondo dedicato, a cui darò anch’io un mio contributo, con i miei compensi di queste date”. Nek ha spiegato: “Non sarà un tour, saranno poche occasioni speciali che mi faranno vivere il palcoscenico in una dimensione intima, semplice, essenziale. Niente band, niente scenografie. Vi guarderò negli occhi solo io con la mia chitarra. Non a caso, questi appuntamenti, ho deciso di chiamarli ‘Solo: chitarra e voce. Non è facile oggi mettere in piedi dei concerti, e infatti resteranno pochi eventi, ma dove c’è la possibilità, io vado. Oggi, poter dire di tornare a suonare sul palco per me è bellissimo. Ci vediamo in giro, se vorrete”.