Trecento milioni di euro per le scuole paritarie. Approvato l’emendamento presentato dalla Lega al Decreto Rilancio con Pd e Italia Viva che votano insieme a tutta l’opposizione, isolando di fatto il M5s. Finanziamento bis dunque nei confronti degli istituti scolastici privati riconosciuti dallo Stato e messi a dura prova dall’emergenza coronavirus. Con le famiglie degli studenti costrette ad interrompere il pagamento delle rette causa pandemia, era stato in particolare il mondo cattolico a sollevarsi. Proprio questo segmento, infatti, dall’alto del suo ruolo attivo e maggioritario nel comparto educativo privato, aveva denunciato il rischio della chiusura di un terzo delle strutture esistenti. Da qui la decisione di una parte della maggioranza di votare in Commissione Bilancio alla Camera l’emendamento leghista che, dopo un primo finanziamento da 150 milioni di euro, ne prevede altrettanti così suddivisi: 100 milioni per gli istituti con bambini fino a 6 anni e 50 milioni per le rette delle scuole paritarie secondarie.
Nello specifico, 165 milioni sono destinati alle scuole per i bambini da 0 a 6 anni, 120 per primarie secondarie con innalzamento dell’età fino ai 18 anni (prima era fino ai 16) e 15 milioni destinati alle Regioni che provvederanno alla ripartizione. “È un risultato importante, frutto di un lavoro fatto insieme tra maggioranza e opposizione, che supera vecchi pregiudizi ideologici e riconosce il ruolo e l’importanza di queste scuole che svolgono una funzione pubblica con un contributo decisivo per il nostro Paese nell’educazione dei giovani e nel servizio alle famiglie“, commenta Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia. Per Maurizio Lupi è stato un intervento doveroso per aiutare “molte scuole a superare le difficoltà sopraggiunte con l’emergenza Covid e a scongiurare il rischio di chiusura“.
IN DL RILANCIO 300 MILIONI PER SALVARE LE SCUOLE PARITARIE
Non nasconde la sua irritazione il MoVimento 5 Stelle, che attraverso Gianluca Vacca, capogruppo in Commissione Cultura, fa sapere: “Pezzi di maggioranza e opposizione si sono accordati. Eravamo disposti a un dialogo solo per la fascia d’età 0-6 anni, tenendo conto della tutela dei lavoratori in seguito all’emergenza dovuta al Covid. Il Pd ha fatto altre scelte. Restiamo per la scuola pubblica e statale“. Esultano invece Gabriele Toccafondi, Daniela Sbrollini e Michele Anzaldi, componenti di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera e al Senato: “Sulle paritarie, alla fine, ha prevalso il buonsenso: raddoppiano i fondi per asili e istituti. Grazie a Italia Viva – spiegano – che ci ha sempre creduto, investito e lottato, spiegando, evidenziando argomentazioni e ragioni, arriva una splendida notizia: raddoppiano i fondi per asili e scuole paritarie. Si tratta di 300 milioni che permetteranno di aiutare 12mila realtà, 900mila famiglie, 180mila dipendenti. Per la prima volta (quasi) tutti i partiti sostengono la libertà di scelta educativa“. Quindi, dopo questi ulteriori 150 milioni di aumento, di cui 100 al percorso dell’infanzia e 50 per le scuole, arriveranno complessivamente 180 milioni alle scuole dell’infanzia (0-6 anni) e 120 milioni alle scuole paritarie.
Soddisfatto anche Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera: “C’eravamo impegnati ad accogliere le preoccupazioni delle famiglie per le paritarie. La scuola pubblica statale e paritaria è un bene prezioso, i nostri bambini sono tutti importanti. Gli istituti parificati sono parte rilevante del sistema scolastico nazionale, una scelta di libertà educativa e spesso anche l’unica presenza in molte realtà difficili del Paese“.