Il Governatore della Sicilia Nello Musumeci dalle colonne de Il Mattino lancia un appello “bipartisan” a tutti gli altri presidenti di Regione per sostenere la ripresa del Sud Italia dopo l’emergenza Covid-19: «guardare la situazione economica del Mezzogiorno e della Sicilia, mettendola in relazione solo con l’epidemia da coronavirus, rischia di stravolgere la realtà. Voglio dire che si tratta di effetti congiunturali sicuramente negativi, che hanno però inciso su una già difficile realtà strutturale. Ci sarà tempo, quando si sarà trovato un vaccino, per fare consuntivi definitivi su quest’emergenza, ma le soluzioni economiche devono incidere sulle carenze strutturali dell’economia meridionale». Per Musumeci l’esperienza di forte disagio del Mezzogiorno è solo stata “messa a nudo” dal Covid, ma i problemi restano e resteranno se non si fa subito qualcosa: «chi era povero prima lo è di più ora, mentre chi era ricco prima ora è molto meno ricco. […] A Roma e Bruxelles hanno scelto l’unica risposta possibile e cioè l’iniezione di liquidità nel sistema economico. Una soluzione però insufficiente, se non accompagnata da una programmazione mirata, evitando rischi di spreco e di clientelismo».
APPELLO MUSUMECI A TUTTI I GOVERNATORI DEL SUD
Per questo motivo occorre secondo Musumeci un sostegno alle imprese ma in generale un piano di rilancio “di prospettiva” per non vedere soccombere il Mezzogiorno nei prossimi mesi: «Sono convinto sia necessario un grande patto tra i governatori del Sud, che vada al di là delle differenze territoriali e di posizioni politiche. Un patto che sia sintesi di proposte unitarie al governo centrale per interventi di sviluppo con indicazioni di risorse e tempi. Altrimenti faremo sempre come i capponi di Renzo. Non credo sia difficile mettere attorno a un tavolo i governatori del Sud per un grande progetto comune, in una dimensione nazionale e europea».
L’appello di Musumeci dalla Sicilia parte verso la Campania (De Luca, Pd), la Calabria (Santelli, FI), la Puglia (Emiliano, Pd) e la Basilicata (Bardi, Cdx): un patto per il Sud dove le risorse siano accompagnate alla programmazione, «Insomma, bisogna andare oltre la contingenza della crisi da coronavirus per farla diventare un momento di rilancio di interventi strutturali. Capire, ad esempio, che il Sud è una risorsa proiettata nel Mediterraneo, verso mercati legati al futuro come quelli africani. Occorre una visione da medio periodo, per andare al di là di questa crisi congiunturale», conclude Musumeci accusando oltre alle mafie, come problema strutturale del Sud la burocrazia e la crisi del lavoro. Sul fronte Mes, il n.1 della Sicilia attacca «penalizza il Sud. Per la Sicilia, si parla di finanziamenti tra i 12 e i 15 miliardi. Siamo alle solite. I parametri di assegnazione dei fondi comunitari non possono essere solo l’estensione territoriale e la popolazione. Siamo di fronte a una crisi congiunturale che si è inserita in una preesistente dififcoltà strutturale».