Il grande reduce dalla campagna del Covid-19, quello che ha riportato le ferite peggiori, spesso inguaribili, è il turismo. Azzerato nella fase uno e due, dimezzato, o peggio, in quella tre, che stiamo vivendo, e probabilmente rarefatto nelle successive, quelle che ancora mancano per arrivare ad una normalità rassicurata dall’arrivo del vaccino. Questo grande malato sta preoccupando tutto il mondo, alle prese con una forte recessione composta in moltissimi casi proprio dall’arretramento del comparto. In Italia il turismo vale da solo il 13% del Prodotto interno lordo, mentre le ultime stime della Commissione europea parlano di un calo complessivo di Pil dell’11,25%. Non è quindi un caso se si è voluto far partire dall’Italia la campagna mondiale delle Nazioni Unite #RestartTourism, quest’Italia che resta malgrado tutto il Paese più amato e ambito dai viaggiatori di tutto il pianeta.
A testimoniare l’attenzione mondiale per le sorti del turismo italiano è stato l’altro giorno l’arrivo prima a Roma, poi a Milano, e infine a Venezia della delegazione dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), guidata dal segretario generale Zurab Pololikashvili, alla sua prima missione all’estero nel periodo post Covid, proprio nell’ambito della campagna #RestartTourism. La delegazione è stata ricevuta a Venezia dall’assessore regionale al turismo Federico Caner, presenti Alessandra Priante, direttore del Dipartimento regionale Europa dell’Unwto, Antonello De Medici, membro advisor board Federturismo, e Francesco Mattiazzo, presidente di Assoturismo Confesercenti Veneto.
“Nel corso dell’incontro – dice Antonello De Medici – in qualità di delegato Turismo Veneto Confindustria, ho sottolineato quali siano i pilastri strategici e gli assi progettuali per il rilancio atteso del nostro settore: sostenibilità, innovazione, formazione. In particolare, per la sostenibilità del modello di turismo del futuro, Venezia deve divenire un simbolo di come si possa evolvere da overtourism a sustainable tourism, equilibrando flussi e destagionalizzando e riqualificando l’offerta. Ho proposto di programmare con il sostegno dell’UNWTO un forum del turismo sostenibile a Venezia, e ho colto una piena disponibilità di Pololikashvili. Per quanto riguarda poi la formazione specifica nel nostro settore ho voluto illustrare, in uno scenario povero in Italia di veri istituti di Alta formazione sull’Ospitalità, il progetto di TH Resorts promosso con Cdp e Ca’ Foscari proprio su Venezia”.
“Il segretario – continua De Medici – ha sottolineato che questo sarebbe un progetto fondamentale per il rilancio consapevole dell’industria turistica e che l’Italia ha bisogno di iniziative di questo tipo, perché la percezione nel mondo dello stile italiano d’accoglienza è un elemento d’attrazione. In sintesi, ho chiesto e ottenuto massima disponibilità da parte dell’UNWTO a patrocinare il progetto della Scuola di Ospitalità al Lido di Venezia, e collaborazione sui contenuti, nella direzione dei programmi UNWTO: cultura, innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale nel turismo”.