31 misure cautelari sono state emesse stamane in quel di Roma a seguito di un’indagine riguardante appalti “truccati” delle forze armate. Come riferisce l’edizione online di SkyTg24 la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 31 indagati fra cui esponenti delle forze armate con diverso grado, pubblici ufficiali e imprenditori, accusati fra i vari reati di frode nelle forniture, corruzione, turbativa d’asta e altro negli appalti per gli approvvigionamenti delle forze armate. Sempre in base a quanto emerso, come riferisce SkyTg24.it, sarebbero coinvolti anche degli ufficiali dell’Aeronautica Militare. Sarebbe stata portata a termine una truffa riguardante la fornitura di tende destinate all’esercito italiano, in particolare, tende modulari a struttura pneumatica riservate alle truppe in missione all’estero, per un importo complessivo di circa nove milioni di euro. Secondo quanto si legge negli incartamenti delle indagini, sarebbe emerso uno “specifico e ben collaudato sistema corruttivo” fra gli imprenditori e gli ufficiali delle forze armate, ricostruito attraverso intercettazioni telefoniche ma anche ambientali e telematiche, con l’aggiunta di osservazioni e pedinamenti vari.
ROMA, APPALTI FORZE ARMATE: OPERAZIONE ALL’ALBA DI OGGI
In totale le turbative d’asta e le frodi negli appalti delle forze armate avrebbero un valore di 18,5 milioni, e le forze dell’ordine hanno disposto un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza “delle somme corrisposte ad alti ufficiali delle forze armate – scrive ancora SkyTg24 – per il reato di corruzione”. Delle trentuno misure cautelari emesse, sette riguardano arresti domiciliari, mentre cinque sono misure interdittive di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio, e infine le restanti 19, il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare attività imprenditoriali. L’operazione è stata eseguita alle prime luci dell’alba di oggi, giovedì 9 luglio, ed è stata la risultanza di una complessa indagine a cui hanno preso parte gli investigatori della Squadra Mobile di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica della Capitale.