«Non mi manca niente, mi manca mia moglie»: così Renato Pozzetto nella lunga intervista rilasciata ai microfoni di Oggi. L’attore, che tra pochi giorni compirà 80 anni, si è raccontato senza filtri tra carriera e vita privata, a partire dai progetti futuri: «A 80 anni sono pochi. Ho un progetto di collaborazione per la riapertura del glorioso teatro Lirico di Milano, che si è interrotto momentaneamente con il Covid». Dopo aver ammesso di rimpiangere tutte le cose che sono andate male nella sua vita, Renato Pozzetto si è raccontato come persona, padre, nonno e marito: «Ho avuto la fortuna di avere una bella famiglia, una moglie che mi ha aiutato a fare il mio mestiere, che poi è scomparsa, i miei figli abitano nel mio palazzo, sono bravi, sono contenti, hanno bellissimi figli. Ci vediamo tutti i giorni». Un pensiero costante quello per la moglie Brunella, già citata nella precedente intervista al Corriere della Sera.
RENATO POZZETTO TRA CARRIERA E VITA PRIVATA
Nella lunga intervista a Oggi, Renato Pozzetto è tornato sul celebre motivetto “E la vita l’è bela”, raccontando la sua genesi: la canzone è nata con Cochi e Jannacci e il senso è molto semplice, «se uno vive e riesce a proteggersi sotto l’ombrello è più facile vivere». Pozzetto ha spiegato di aver avuto l’ombrello per proteggersi, ovvero aver incontrato Enzo Jannacci e fare un mestiere che sapeva fare. Anche perché «se uno non è capace diventa duro fare l’attore». Il celebre comico ha poi risposto e detto la sua su una “leggenda” che circola nell’ambiente dello spettacolo da tempo, ovvero sul presunto litigio con Raffaella Carrà: «Ma no, l’ho conosciuta pochissimo. La Carrà lavorava nel teatro e noi avevamo uno spazio diverso ed era come se la vedessimo dal sottomarino».