La pandemia di coronavirus è solo all’inizio: lo afferma l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e lo ribadisce Anthony Fauci. Il virologo della task force anti-Covid degli Stati Uniti era stato messo da parte dal presidente Donald Trump, poi la retromarcia: «Forse ha capito che non era una buona idea», dichiara al Corriere della Sera. Se in Usa la situazione «non è sotto controllo», in Italia la situazione è migliorata. «L’Italia ha avuto sfortuna. È stata colpita in modo molto duro e molto rapido nello stesso tempo. Probabilmente perché c’erano molti lavoratori cinesi nel Nord del Paese». Il nostro sistema sanitario si è quindi ritrovato ad affrontare una sfida molto ardua a causa dell’alto numero dei contagi. «Ma alla fine, considerate le circostanze così difficili, penso che l’Italia abbia fatto un buon lavoro». Negli Stati Uniti invece ci sono zone in cui le restrizioni sono state allentate troppo velocemente e molte persone non hanno seguito le linee guida. Da qui l’aumento delle infezioni.
ANTHONY FAUCI SU CORONAVIRUS E VACCINO
A differenza di quanto dichiarato da alcuni scienziati italiani, Anthony Fauci non ritiene che il coronavirus sia diventato più debole. «Non c’è proprio alcuna prova», ha dichiarato al Corriere della Sera. Anzi per il virologo «è destinato a restare con noi per un tempo considerevole, fino a quando non avremo adottato misure molto buone di contenimento e non avremo messo a punto il vaccino». A tal proposito, ribadisce che possiamo sperare di averlo tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, ma non può garantire che sarà gratuito e a disposizione di tutto il pianeta: «Lo spero, anche se questa materia non è sotto il mio controllo». Riguardo l’efficacia: «Ho detto che sarei soddisfatto se il vaccino fosse efficace al 75%. Non esiste alcun vaccino che garantisca una copertura del 100%». Infine, ha affrontato anche il tema delle accuse Usa alla Cina, in particolare quelle sulla scarsa trasparenza. Una linea che Anthony Fauci sposa in pieno: «La Cina non è stata del tutto trasparente nella prima fase dell’epidemia, quando diceva che il Covid-19 si trasmetteva solo dagli animali agli esseri umani e che non aveva la capacità di passare da uomo a uomo».