«Anziani costretti al contagio dalla quarantena»: così l’epidemiologo Roberto Volpi nella lunga intervista rilasciata a La Verità. L’esperto ha firmato il libro “Coronavirus – No! Non è andato tutto bene” con il pediatra Eugenio Serravalle e, ai microfoni di Antonio Grizzuti, ha analizzato l’emergenza coronavirus, definita «una pandemia di piena di misteri»: nessuno è riuscito a spiegare perché il Covid-19 colpisca maggiormente anziani e individui di sesso maschile, quando solitamente un virus nuovo colpisce soprattutto i sistemi immunitari più acerbi, come quelli dei bambini.
Volpi ha poi spiegato che oggi un contagiato su due ha meno di 50 anni, mentre durante il lockdown il rapporto era uno a 10: «Stiamo assistendo a una diversità nel comportamento del virus, perché nella fase iniziale abbiamo avuto a che fare con un patogeno in una situazione di costrizione massima.È la prima volta, d’altronde, che viene applicato il lockdown a livello globale. Nessun virus ha mai circolato in queste condizioni, che anzi rappresentano l’opposto rispetto alla normalità. Già nella “fase 2”, invece, ha iniziato a infettare anche i più giovani. Anche rispetto alla proporzione tra maschi e femmine, il divario si sta riducendo. Sono incongruenze, chiamiamole così, che tendono a smorzarsi rispetto alla fase del blocco totale».
ROBERTO VOLPI: “UN ERRORE LA QUARANTENA DI PER SÉ”
Roberto Volpi ha definito un errore la quarantena di per sé, sottolineando che nella prima fase il coronavirus ha contagiato nelle situazioni chiuse ed ha contagiato i più deboli, ovvero anziani e soggetti con più patologie. Questi hanno affollato ospedali e terapie intensive, tutto per colpa del lockdown: «La quarantena ha costretto i più deboli, i più a rischio, a essere infettati. Guardi gli Stati Uniti, che pure sono tanto contestati: hanno lasciato più libero il virus di circolare e ora hanno una mortalità più bassa, come tutti i Paesi nei quali il lockdown è stato più blando».
L’epidemiologo ha criticato aspramente l’Oms, ma ne ha avute anche per il Governo, a suo avviso totalmente schiacciato verso il Comitato tecnico scientifico. Volpi ha ribadito infatti che non è stato normale affidare tutti quei poteri alla Protezione Civile, arrivata a esautorare il ministero della Salute. Una battuta poi sulla possibile seconda ondata: «Sa su quali basi ragionano i sostenitori della seconda ondata? Sul fatto che i virus influenzali si ripresentano in autunno. Perciò, quando fa comodo il Covid è paragonabile all’influenza, e quando invece non fa comodo no? Semmai si presenta come un virus simil-influenzale, ma nessuno di noi ha la sfera di cristallo».