«Sono anche io un essere umano, anche se ho grandi responsabilità, ho vissuto momenti di angoscia e forti preoccupazione, momenti di incertezza, non avevamo contezza di come si sarebbe sviluppata questa curva epidemiologica»: così ieri sera il Premier Conte intervenuto in un fuoriprogramma al concerto della Polizia di Stato in tributo alle vittime del coronavirus in Piazza del Viminale a Roma. A richiesta di un breve commento su questi ultimi mesi difficili dell’emergenza Covid-19, Conte ha spiegato che si è trattato di una «prova difficile per tutti e una sfida molto insidiosa e in parte lo è ancora, anche se ora ci siamo meglio attrezzati su ospedali e sistema sanitario: abbiamo maggiore conoscenza, c’è una cultura di questo virus e le regole le conoscono tutti, prima non era così». Al netto della crisi però, il Presidente del Consiglio davanti all’orchestra della Polizia di Stato, al Capo Franco Gabrielli e alla Ministra degli Interni Lamorgese ha infine ribadito «non c’è mai stato un momento che le nostre istituzioni non reggessero l’urto della crisi, lo Stato c’è e per questo anche il lavoro della Polizia di Stato è fondamentale».
CONTE “UNA SERATA MOLTO TOCCANTE”
Oggi mettendo a disposizione di tutti il video del breve discorso tenuto ieri al concerto per le vittime del Covid, Conte ha scritto su Facebook «È stata una serata toccante, molto coinvolgente dal punto di vista emotivo. Ieri, in occasione del concerto offerto dalla Banda musicale della Polizia di Stato, c’è stato un fuoriprogramma. Sono stato invitato a esprimere un pensiero per tutte le vittime del Covid e per tutte le persone che nelle settimane più dure dell’emergenza hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo per proteggere la salute e la sicurezza di tutti i cittadini». Il premier ringrazia tutti, dalle forze dell’ordine fino al personale sanitario e a chi ha garantito i servizi minimi durante il lockdown: «Ho rivissuto i momenti drammatici, il coraggio e la forza con cui l’intera comunità nazionale li ha affrontati».
Al termine del concerto sono stati anche commemorati i caduti della Polizia durante la pandemia: «Maria, Valter, Giorgio. Quest’ultimo, Giorgio Guastamacchia, l’ho conosciuto di persona: era nella mia scorta. Un professionista esemplare, una persona speciale. Aveva un sorriso che non potrò mai dimenticare. La dedizione e i sacrifici compiuti da coloro che hanno servito gli interessi collettivi nel momento di massima difficoltà del Paese è di forte incitamento per tutti noi a moltiplicare il nostro impegno per il bene dell’Italia», ha concluso il Premier Conte.