Eddie Van Halen è considerato uno dei chitarristi più influenti e di maggior talento della storia della musica non solo moderna. Lo si capisce chiaramente anche dalle recenti parole rilasciate da Brian May, storico componente dei Queen, ed altro personaggio che sa suonare “abbastanza bene” lo strumento a corde. May è stato intervistato da Guitar World alla luce del titolo di “miglior chitarrista della storia del rock”, e nell’occasione ha spiegato: “Eddie Van Halen è incomparabile, è uno dei pilastri del rock ed è una persona meravigliosa. Durante il lockdown ho iniziato a ripercorrere i momenti salienti della sua vita e ho capito che uno dei miei più grandi rimpianti è essermi fatto sfuggire certe persone”. May ha aggiunto, riferendosi sempre al musicista di Nimega: “Io ed Eddie non parliamo da tantissimo tempo e sono veramente dispiaciuto. Lui è veramente una persona fantastica: non solo è un grande chitarrista, ma è anche dotato di uno spirito incredibile, non mi stancherei mai di ascoltarlo”.
BRIAN MAY: “EDDIE SUONERA’ QUALSIASI TIPO DI CHITARRA SEMPRE ALLO STESSO MODO”
May ha ricordato come Van Halen possa utilizzare al meglio qualsiasi tipo di chitarra, indipendentemente da come la stessa sia fatta: “Lui la suonerà sempre allo stesso modo. Ricordo che durante le prove di “Star Fleet Project” (storico EP dei Van Halen datato 1983 ndr), l’ho visto prendere un basso e suonare una demo come fosse realmente un bassista, è incredibile quello che riesce a fare con quelle dita”. E proprio a Star Fleet Project partecipò Brian May, assieme ovviamente ad Eddie, nonché al batterista Alan Gratzer, al bassista Phil Chen e al tastierista Fred Mandel: “Quello è stato veramente un bel momento – ricorda lo storico membro dei Queen – uno di quelli che ricorderò per sempre. All’epoca eravamo un po’ tutti inattivi, i Queen e i Van Halen erano in pausa e Gratzer e gli altri non stavano lavorando ad alcun progetto. Quella è stata una delle poche volte in cui sono stato io il motore di tutto: mi sono alzato e ho iniziato a fare varie telefonate, proponendo a diversi artisti il progetto”. A fine jam session, Eddie si rivolse così al collega: “Sai oggi con te ho suonato in un modo in cui non suonavo da anni”, e per May “E’ stato veramente un momento indimenticabile”.