La sentenza del Tas sul Manchester City ha acceso il dibattito nel mondo del calcio. Come vi abbiamo raccontato, è stata annullata la squalifica dei Citizens dalle coppe europee fino al 2022 e la multa è stata diminuita da 30 a 10 milioni di euro. Nettissima la presa di posizione della Liga con il suo presidente, Javier Tebas: «Dobbiamo riconsiderare se il Tas è l’organo appropriato a cui fare appello per le decisioni istituzionali nel calcio. La Svizzera è un Paese con una grande storia di arbitrato, il Tas non è all’altezza dello standard». La sentenza avrà importanti ripercussioni in casa City: scongiurata la diaspora di campioni e anche Pep Guardiola resterà al timone della squadra, come testimoniato dal selfie sorridente scattato insieme ai suoi collaboratori. E la dirigenza è già al lavoro sul mercato: Koulibaly e Skriniar i primi obiettivi. (Aggiornamento di MB)
MANCHESTER CITY, LA SENTENZA DEL TAS
La notizia era nell’aria da qualche giorno, pochi istanti fa è arrivata l’ufficialità: annullata la squalifica dalle coppe europee al Manchester City, il club di Premier League ha vinto la battaglia legale contro l’Uefa e potrà partecipare alla prossima edizione di Champions League. La Corte di Arbitrato dello Sport ha accolto il ricorso della società inglese: ricordiamo che il City era stato squalificato per due anni a causa della violazione delle norme sul Fair Play Finanziario. Squalifica annullata ma non solo: la pena pecuniaria è stata ridotta da 30 a 10 milioni di euro. Questo quanto dichiarato dal Tas nella sua sentenza: «Il Manchester City non ha mascherato i suoi contratti di sponsorizzazione».
MANCHESTER CITY, ANNULLATA SQUALIFICA: GIOCHERÀ IN CHAMPIONS LEAGUE
Sui social network si è immediatamente acceso il dibattito sulla squalifica annullata al Manchester City, ma il Cas non ha avuto alcun dubbio: per i giudici non era opportuno imporre il divieto di partecipare alle competizioni UEFA, nel caso dei Citizens alla Champions League, considerando che le presunte violazioni segnalate dagli organi di controllo non sono state provate a sufficienza o sono cadute in prescrizione. In definitiva, basta «una multa significativa» per la mancata collaborazione del club durante le indagini e non è necessario imporre sanzioni più aspre. Sospiro di sollievo in casa ManCity: la formazione di Pep Guardiola continuerà ad essere una delle protagoniste della Champions League. Nei prossimi giorni verranno pubblicate le motivazioni complete della sentenza.