Carole Andrè è per tutti la Perla di Labuan di Sandokan, lo sceneggiato di successo liberamente ispirato ai racconti di Salgari. L’attrice aveva appena 16 0 17 anni quando venne scelta per prestare il volto alla protagonista femminile fortemente voluta da Emilio Salgari che ricordandola disse: “era una fanciulla di 16 o 17 anni, dalla taglia piccola, ma snella ed elegante, dalle forme superbamente modellate, dalla cintura così stretta che una sola mano sarebbe bastata per circondarla, dalla pelle rosea e fresca come un fiore appena sbocciato. Aveva una testolina ammirabile con due occhi azzurri come l’acqua del mare, una fronte d’incomparabile precisione, sotto la quale spiccavano due sopracciglia leggiadramente arcuate e che quasi si toccavano. Una capigliatura bionda le scendeva in pittoresco disordine, come una pioggia d’oro, sul bianco busticino che le copriva il seno”. Un ritratto di una Carole giovanissima e bellissima condiviso poco prima della messa in onda della prima puntata dello sceneggiato che avrebbe cambiato per sempre la vita dell’attrice. La Andrè era perfetta nel ruolo della Perla di Labuan come ricorda lei stessa: “Sergio Sollima, il regista, aveva scritto la sceneggiatura con me in mente”.
Carole Andrè oggi: “la mia vita è cambiata”
Carole Andrè ricordando i primi anni di Sandokan ha dichiarato: “con Sergio Sollima ci conoscevamo bene, nel 1967 a 14 anni avevo girato il mio primo film con lui, “Faccia a faccia”, un western con Gian Maria Volonté e Tomas Milian”. Una stima reciproca quella tra attrice e regista che tentennò non poco nell’accettare il ruolo della Perla di Labuan come ha raccontato l’attrice. “Per convincermi a fare Sandokan disse che senza di me avrebbe rinunciato a dirigerlo” – ha dichiarato l’attrice – “io non volevo farlo, avevo perso mia madre da poco, mio padre viveva negli Stati Uniti, non avevo alcuna intenzione di andare sei mesi in Asia a fare un film di sei ore. Ma Sollima insistette, e mi permise di tornare a casa quando la troupe si spostò dalla Malesia all’India. Lui diceva che io e Kabir Bedi, che si era pagato il biglietto aereo per venire a fare i provini a Roma, eravamo assolutamente necessari, insostituibili. E così accettai”. Un successo travolgente e strepitoso per la Andrè che precedentemente aveva lavorato con artisti del calibro di Federico Fellini, Luchino Visconti, Brusati, Risi, Ferreri. “Ero considerata un’attrice seria, drammatica, una ragazza promettente adatta a ruoli pesanti, difficili, intensi, facevo un cinema che non ti dava quel genere di popolarità” – ricorda la Andrè che si vide improvvisamente cambiata la sua vita. “Dalla sera in cui fu trasmessa la prima puntata di Sandokan non potevo più uscire di casa, i paparazzi mi seguivano ovunque, la gente impazziva” – ricorda l’attrice – “all’improvviso ero diventata come Madonna, come… Chi c’è di così famoso oggi?”. Oggi però la vita della Perla di Labuan è cambiata: si è dedicata allo sport diventando una campionessa di nuoto.