L’ultimo bollettino riguardante l’epidemia di coronavirus in Veneto, quello emesso stamattina, è senza dubbio positivo. Azienda Zero riporta infatti di due soli nuovi contagi, mentre i ricoveri in più nelle ultime sono stati quattro. Buone notizie per quanto riguarda invece il dato dei decessi, che non è aumentato visto che nella notte non si sono verificati dei morti, e che è quindi rimasto fermo a quota 2.041. Intanto è stata comunicata la presenza di un positivo fra i vigili del fuoco di Venezia Mestre, un infetto al covid fra il personale operativo della sede di Mestre del Comando Vigili del Fuoco di Venezia. La notizia della positività è stata data dal segretario regionale veneto della UilPa Vf, Davide Meli, che ha inviato una lettera ai vertici regionali e provinciali del Corpo e al presidente della Regione, Luca Zaia, in cui si chiede “che il personale venga informato dei fatti avvenuti” e su “quanto sta facendo l’amministrazione per ridurre i rischi di propagazione e contagio del virus”. Vengono richiesti maggiore controlli e più tutele per il personale dei vigili del fuoco. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, DATI 13 LUGLIO, 420 CON IL COVID IN REGIONE
Il bollettino sull’epidemia di coronavirus riguardante la regione Veneto verrà emesso come di consueto nella doppia forma: uno al mattino e uno alla sera, attorno alle ore 17:00. Verranno così aggiornati i dati circa l’epidemia di covid-19 che stano agli ultimi numeri ufficiali conta al momento 420 persone infette in regione, con 30 al momento positive e di questi sono solo 3 quelli in terapia intensiva. Se si contano anche i negativizzati, i ricoveri totali sono 134 di cui 9 in rianimazione. Dal 21 febbraio a ieri sono state dimesse 3.675 persone, mentre le vittime sono attualmente 2.041, di cui 1.436 nelle strutture ospedaliere. Padova con 65 casi su un totale da inizio emergenza di 2.705, è al momento la provincia più infetta della Regione, seguita da Treviso a quota 65, con Vicenza a 48. Verona ne conta 42, Venezia 34, mentre Belluno 20. Chiude come sempre Rovigo a quota un infetto (totale 445 dallo scoppio della pandemia). Nella giornata di ieri si è tenuta una nuova conferenza di Zaia, e durante la chiacchierata dal punto stampa di Venezia, ha parlato anche il dottor Rigoli dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, per illustrare la grande novità dei tamponi rapidi.
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: I NUOVI TEST RAPIDI
«Abbiamo testato mille tamponi rapidi – le parole del medico in conferenza – e su mille solo uno ha dato come esito un falso positivo che, invece, era negativo. Il tampone rapido va alla ricerca diretta del virus, il test viene successivamente stemperato con delle goccioline in una saponetta. Se il virus c’è si attacca e crea una banda rossa che indica la positività del paziente. Il tutto entro 7 minuti di al massimo dal momento in cui si fa il tampone all’esito del test». Per una dimostrazione “live”, un giornalista si è sottoposto a tampone, e dopo due minuti è arrivata la risposta, “negativo”. «Nelle prossime settimane – ha aggiunto e concluso Rigoli – contiamo di inserirlo nel Piano di sanità pubblica. I test rapidi ci danno una diagnostica rapida a tappeto dei possibili nuovi casi postivi, stiamo pensando di utilizzarli nei pronto soccorso del Veneto».