Un attacco hacker clamoroso, quello andato in scena ai danni di alcuni dei principali esponenti del mondo politico e imprenditoriale a stelle e strisce. I profili Twitter di personalità come Elon Musk, Bill Gates, Jeff Bezos, Barack Obama, Joe Biden, Mike Bloomberg e Kanye West sono stati hackerati per promuovere una truffa legata ai bitcoin. Clamoroso, considerando che Obama da ex presidente Usa ha avuto in mano la sicurezza nazionale ma non è riuscito a tenere a bada la password di Twitter. Sui profili di questi personaggi, in ogni caso, sono apparsi messaggi in cui si chiedeva di versare cifre considerevoli in bitcoin per riceverne il doppio indietro. Un invito paradossale ma che qualcuno ha creduto reale perché legato all’emergenza coronavirus, che negli Stati Uniti sta continuando a far registrare numeri impressionanti con quasi 150.000 decessi. Ma ci si è rapidamente resi conto che si trattava di una truffa, anche se i messaggi hanno campeggiato per diverso tempo sugli account, compreso quello del candidato alla presidenza Joe Biden.
TRUFFA SU TWITTER: “MI SENTO GENEROSO PER IL CORONAVIRUS”
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, gli account dei big della Silicon Valley e della politica a stelle e strisce sono stati utilizzati per diffondere tweet che promettevano di raddoppiare l’ammontare dei pagamenti in Bitcoin inviati ai rispettivi indirizzi. L’account di Elon Musk, patron di Tesla e del progetto Space X che promette di portare l’uomo su Marte entro il 2030, ha diffuso più volte nel corso della giornata il suo presunto indirizzo in cui versare i Bitcoin, promettendo di raddoppiare la cifra che sarebbe stata corrisposta. Paradossale la motivazione che veniva scritta nel tweet: “Mi sento generoso a causa del coronavirus“. Ovviamente non c’erano riferimenti a raccolte di beneficenza o altro ma la truffa poteva apparire credibile proprio perché sembrava impossibile che i profili ufficiali di tali personalità (regolarmente contraddistinti con la caratteristica spunta blu) potessero cadere in una trappola del genere. E invece è successo, con gli account di Twitter più illustri che sono caduti sotto il fuoco incrociato degli hacker.