Nuova beffa nel caso ThyssenKrupp: la pena dell’amministratore delegato Harald Espenhahn è stata sospesa. Di conseguenza, si registra una nuova battuta d’arresto per l’esecuzione della pena dei due manager condannati per il rogo del 2007 nelle acciaierie di corso Regina Margherita che costò la vita a sette operai. Stando a quanto riportato dall’emittente Cosmo, l’ad avrebbe presentato un nuovo ricorso, quindi la pena sarebbe stata sospesa. Il manager si sarebbe presentato ieri alle porte del carcere, ma poco dopo sarebbe stato rilasciato. Nel frattempo sarebbe infatti giunta l’ordinanza del Bundesverfassungsgericht che ha sospeso l’esecuzione. Questo vuol dire che la Corte federale intende valutare il ricorso presentato dal manager, bloccandone l’ingresso in carcere per almeno i prossimi sei mesi. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede avrebbe chiesto informazioni attraverso canali diplomatici e ora si attendono riscontri in merito.
THYSSENKRUPP, NUOVO RICORSO DI ESPENHAHN
Nel ricorso il manager Harald Espenhahn lamenterebbe la violazione «del principio del giusto processo e del diritto al contraddittorio». Quindi, sostiene che durante il processo in Italia sia mancata la traduzione in tedesco di una parte della documentazione. Per i familiari delle vittime questa notizia rappresenta l’ennesimo affronto: «È inspiegabile, temo che alla fine riuscirà a ottenere quello che vuole. Sono 13 anni che attendo una giustizia che ancora non arriva», il commento di Rosina De Masi, mamma di Rosario, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera. I manager, accusati di omicidio e incendio colposi, erano stati condannati in Italia a 9 anni e 8 mesi nel caso di Harald Espenhahn e a 6 anni e 10 mesi in quello di Gerald Priegnitz. In Germania possono scontare 5 anni di carcere, che è il massimo previsto per i reati di natura colposa. Ma godranno della semilibertà, quindi potranno lavorare in azienda e poi andare a dormire in cella. Per Priegnitz, che il 9 luglio si è presentato in carcere, è già cominciata la detenzione in carcere.