E’ stato reso pubblico poco fa il primo bollettino di giornata in merito alla situazione in Veneto circa l’epidemia di coronavirus. Continua a crescere la curva epidemiologica, con l’Azienda Zero che ha comunicato dieci nuovi casi in più nella notte, rispetto al bollettino delle ore 17.00 di ieri. Se si prendono in considerazione le ultime 24 ore, il dato è cresciuto di 22 positivi, numero senza dubbio da attenzionare ma comunque minore rispetto ai 42 delle precedenti 24 ore. Ad oggi, 21 luglio 2020, sono 624 le persone positive in regione, per un totale da quando è scoppiata la pandemia che è stato aggiornato a quota 19.671. Il dato positivo è quello relative alle vittime, visto che il numero dei morti è rimasto lo stesso di ieri sera, pari a 2.055, mentre per quanto riguarda le singole province, quella che è cresciuta di più e Treviso, con 5 nuovi casi. Infine il computo dei pazienti ricoverati: sono 119, ben 13 in meno rispetto a ieri, di cui 35 positivi. Stabile il numero delle terapie intensive, sette ricoverati in rianimazione, ma solo due con il covid. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, DATI 20 LUGLIO
E’ martedì 21 luglio e come di consueto l’Azienda Zero della regione Veneto emanerà il bollettino mattutino e poi quello serale in merito all’epidemia di coronavirus, gli ultimi aggiornamenti su casi, guariti, dimessi, pazienti ed eventuali vittime. L’ultima comunicazione, quella di ieri sera dopo le ore 17:00, ha purtroppo confermato il trend in crescita in Veneto, con i nuovi casi al momento registrati in regione che sono 618. 37 i ricoverati negli ospedali con il virus, di cui due in terapia intensiva, mentre, se si prendono in considerazione i pazienti negativizzati, i ricoveri totali sono 120 di cui 7 in rianimazione. Le persone dimesse dallo scorso 21 febbraio sono 3.719, mentre le vittime negli ospedali sono 1.441. Ancora una volta è Padova la provincia più infetta, con i contagi che stanno schizzando verso l’alto: ad oggi sono 188 i positivi in quella zona su un totale di 4.117 da quando è scoppiata l’emergenza.
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, PALÙ: “L’INDICE RT MISURATO COSÌ NON HA SENSO”
Treviso segue a quota 85, con Venezia a 71, Verona a 53, Vicenza a 48, Belluno a 18 e infine Rovigo a 6. Giorgio Palù, docente emerito all’Università di Padova, già presidente delle Società italiana ed europea di Virologia e consulente di Azienda Zero, non ci sta però a descrivere il Veneto come il nuovo focolaio d’Italia: «Misurare l’Rt, che corrisponde al tasso di contagiosità del virus, in questa fase non ha valore – le parole a IlGazzettino.it – non ha senso soprattutto se le misurazioni si fanno ogni dieci giorni come propone l’Istituto superiore della sanità, è necessario un intervallo di tempo di almeno tre-quattro settimane. Ora è importante misurare in quanti giorni il virus si duplica. E per farlo bisogna individuare i casi incidenti di contagio, risalire ai focolai, capire la pericolosità di questi focolai e poi tracciare tutti i contatti e procedere con l’isolamento». Palù vede gli ospedali svuotarsi, e di conseguenza il carico sui nosocomi è decisamente meno grave rispetto a qualche mese fa: «Ora in tutta Italia le persone in terapia intensiva sono una cinquantina e non le cinquemila dei mesi scorsi, quindi è evidente che l’impatto clinico non è lo stesso che avevamo a febbraio e a marzo. Adesso abbiamo una minore carica virale e ricordiamo che i casi degli ultimi giorni sono quasi tutti asintomatici e nella maggior parte dei casi si tratta di virus di importazione».