Rottura tra la Roma e Nicolò Zaniolo. Così “La Repubblica” nel descrivere l’evoluzione dei rapporti tra il talento giallorosso e un ambiente che non sembra più così disposto a riconoscere lo status di giocatore speciale al 21enne di Massa. Negli ultimi giorni la situazione sembra essere letteralmente precipitata: tutto ha avuto inizio dalla critica riservata al ragazzo in diretta tv dall’allenatore Paulo Fonseca dopo la vittoria contro il Verona di una settimana fa. L’accusa? Non aver rincorso un avversario dopo aver perso palla. Un processo pubblico, quello a cui è stato sottoposto Zaniolo, che ha richiesto l’intervento dell’ad Guido Fienga e nel quale sono venuti a galla i nervi scoperti. Il tecnico, vissuto ormai quasi come un “nemico”, pur dispiaciuto per l’accaduto, ha tenuto il punto: “Se una cosa non mi piace, lo dico”, ma a queste tensioni si aggiungono anche quelle negli spogliatoi…
ZANIOLO, ROTTURA CON LA ROMA: “AGGREDITO DAI COMPAGNI”
Secondo quanto riportato da La Repubblica, Nicolò Zaniolo si è chiuso da giorni in un mutismo impenetrabile a Trigoria. Non parla con nessuno e d’altronde sarebbe complicato farlo dopo ciò che è accaduto negli spogliatoi dopo il successo con gli scaligeri. Scrive il quotidiano: “Il giovane reduce dalla lesione al crociato veniva letteralmente aggredito da alcuni compagni, non del gruppo dei senatori. Una reazione feroce, che ha scosso molto Zaniolo”. Difficile riuscire a ricucire, sebbene dalla Roma siano stati chiari: il ragazzo non è in vendita, per quanto le richieste non manchino. Il punto, però, è che con un passaggio di proprietà alle porte nessuna nuova società potrebbe pensare di presentarsi alla piazza vendendo il diamante più pregiato. La situazione cambierebbe se Pallotta dovesse restare in sella: a quel punto le offerte verrebbero ascoltate, ma non si scenderebbe al di sotto dei 70-80 milioni cash, cifra che a Trigoria sono convinti che nessuno possa permettersi.