Serata speciale per il Milan che, oltre a battere il Sassuolo e credere ancora nel quinto posto e all’Europa League senza preliminari come ammiriamo nel video Sassuolo Milan, vede definirsi il suo futuro con la conferma di Pioli e l’addio definitivo alla pista Rangnick. Il match al Mapei Stadium ha visto il Sassuolo partire con la consueta aggressività, ma al 19′ è stato il Milan a passare in vantaggio. Il Sassuolo perde palla in uscita in difesa, Kessié scarica su Calhanoglu che crossa per la testa di Ibrahimovic il quale, in tuffo, non lascia scampo a Consigli. Il finale di primo tempo è estremamente vivace: Pioli perde strada facendo per infortunio Conti e Romagnoli, sostituiti da Calabria e da Gabbia. Al 41′, tocco di mano in area rossonera di Calhanoglu: Pairetto rivede l’azione al var e concede il penalty impeccabilmente trasformato da Ciccio Caputo, al diciannovesimo gol in campionato. Il pari emiliano però dura poco. Al secondo dei 6′ di recupero segnalati dall’arbitro, Calhanoglu lancia nello spazio Ibrahimovic che salta Consigli e deposita l’1-2 e la doppietta personale in rete. All’ultima azione del primo tempo, il Sassuolo resta in dieci: secondo cartellino giallo e conseguente espulsione per Bourabia, sanzionato per un duro intervento su Rebic. Con l’uomo in meno il Sassuolo non rinuncia ad attaccare ma rischia anche in contropiede, con Ibrahimovic che manca un paio di opportunità interessanti per la tripletta. Poi l’ultima palla per il pari ce l’ha Traoré: svirgolata. Vince il Milan che sarà il Milan di Pioli, ufficialmente, fino al 2022.
VIDEO SASSUOLO MILAN: LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Roberto De Zerbi commenta il ko col Milan ma parla anche di un futuro che per il Sassuolo dovrà essere privo di incertezze: “A me le firme prima di giocarmi qualcosa non mi piace metterle. Non avrei firmato per niente e non firmerò mai per niente a priori. Le sette che stanno davanti a noi sono forti. Noi ci abbiamo sempre creduto, abbiamo sempre spinto – chi più e chi meno – per fare qualcosa in più. Già l’ottavo posto è tanto per il Sassuolo. Io conosco la rosa meglio di chiunque altro e sapevo che non potevano fare tre partite in sette giorni. Venendo meno qualcuno, ho dovuto fare delle scelte forzate e siamo arrivati un po’ stanchi. Ora c’è la partita di Napoli dove dobbiamo andare a far bene perchè dobbiamo difendere con le unghie e con i denti l’ottavo posto perché a noi sposta tanto. E poi in base a quello che abbiamo visto in queste 38 partite bisogna fare delle scelte decise, nette e coraggiose se si vuole migliorare. Sennò si faranno altri tipi di scelte”. Per Pioli più che la vittoria al centro dei discorsi c’è la conferma a sorpresa: “Il club con me è stato corretto. Nei colloqui individuali mi hanno sempre detto che non c’era nulla di definitivo, che le valutazioni sarebbero state fatte a bocce fermo. Sono stato concentrato perché sapevo il lavoro che stavamo facendo, ero solo dispiaciuto che non fossimo riusciti a mettere in campo le nostre qualità. Non fosse ricominciato il campionato avremmo avuto molti rimpianti: dal sei gennaio siamo terzi in classifica, quindi la crescita c’è stata. Ibra è Ibra. Chiaro che non fosse contento dopo la sostituzione col Bologna, ho faticato a spiegargli le mie motivazioni. Io devo pensare alla squadra: la partita era finita, dovevo pensare a Sassuolo e Atalanta. Farò sempre delle scelte per il bene della squadra, non per il singolo“.