E’ atteso anche quest’oggi il doppio bollettino della regione Veneto in merito alla pandemia di coronavirus. L’ultima comunicazione, quella fornita nella serata di ieri come di consueto dopo le ore 17:00, conferma di fatto la situazione delle ultime settimane, con la curva epidemiologica tornata a salire in maniera sensibile. Ad oggi sono 649 i pazienti registrati in regione con il covid-19, e di questi, fa sapere Azienda Zero, 33 sono al momento ricoverati in ospedale, di cui solo due in terapia intensiva (numero sempre stabile). In totale, tenendo conto anche dei negativizzati, i ricoveri salgono a 126, e di questi sono solo 7 quelli nei reparti di rianimazione regionali. Le persone dimesse dallo scorso 21 febbraio sono 3.730, mentre le vittime sono salite a quota 2.062, di cui 1.443 negli ospedali. Ancora una volta aumentano i contagi a Padova, che con 204 risulta essere al momento la zona più infetta, seguita da Treviso a 87. Venezia ne conta 84, Verona 56 e Vicenza 48. Seguono Belluno e Rovigo, con rispettivamente 17 e 8 infetti.
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, ZAIA: “PRONTA L’ARTIGLIERIA PESANTE CONTRO IL COVID”
Il Veneto sta lavorando per contenere un’eventuale seconda ondata di coronavirus prevista per l’autunno, come spiegato dal governatore Luca Zaia durante la puntata di Cartabianca del 21 luglio: “La prossima settimana – le parole del presidente del Veneto – presentiamo il piano di sanità pubblica, per l’autunno-inverno 2020-2021. Noi, come Veneto, schieriamo l’artiglieria pesante contro coronavirus. Poi se non arriva terremo le munizioni a riposo, meglio così. Ma siamo pronti ad allestire le terapie intensive, le subintensive, le macchine per i tamponi. Non bisogna abbassare la guardia – ha aggiunto – si dirà che è finita quando è finita, quando avremo i vaccini, quando avremo le cure o quando magari il virus se ne andrà da solo. Speriamo accada anche questo, è sempre accaduto e la Spagnola è un esempio illustre”. In merito alla famosa “seconda ondata” i pareri degli esperti sono stati spesso contrastanti, ma il Veneto è pronto.