L’accordo per il Recovery Fund non è un successo per l’Italia, ma premia solo Olanda e Germania. Questa in sintesi la tesi dell’economia Valerio Malvezzi, secondo cui i paesi “frugali” continueranno ad arricchirsi, mentre l’Italia dovrà avviare un programma di riforme imposto da Bruxelles. «Lo dico con grande sca*zo: perché devo venire a raccontare queste cose? Ci sono milioni di italiani che stanno festeggiando perché arrivano miliardi dall’Europa che sono tutti per noi», esordisce nel suo intervento a Radio Radio di ieri. Quindi, legge cosa contiene l’articolo 152 dell’accordo raggiunto nel Consiglio Ue: «Dal 2021 al 2027 ci saranno delle correzioni che ridurranno la contribuzione annuale di Danimarca, Olanda, Austria e Svezia e nel contesto del supporto anche la Germania». Valerio Malvezzi poi riferisce gli importi: «Per Danimarca 377 milioni, Germania 3,671 miliardi, Olanda 1,921 miliardi, Austria 565 milioni e Svezia 1,069». E aggiunge: «Moltiplicate per sette e avete idea del risparmio che hanno».
RECOVERY FUND, IL MECCANISMO CHE PREMIA OLANDA E GERMANIA
Il riferimento di Valerio Malvezzi è ai rebates, che garantiranno un risparmio importante sul contributo per l’Unione europea. «Questo accordo fa un regalo perché Olanda e Germania non dovranno contribuire per quegli importi. I più ricchi diventeranno ancora più ricchi». In collegamento con Radio Radio fa poi riferimento all’articolo 153: «Queste riduzioni di contribuzioni saranno finanziate da tutti gli Stati membri secondo il loro Prodotto interno lordo. Noi pagheremo per loro, aveva capito cos’è il Recovery Fund?». Non manca un attacco ai media: «In Italia quando sento i telegiornali vedo l’Istituto Luce. Neanche nel fascismo avevano un’informazione pubblica così prona e subalterna alla politica». Invece la Bbc, spiega l’economista, parla di compromesso col Recovery Fund che premia i frugali: «Hanno accettato l’accordo in cambio di una riduzione dei contributi». Invece l’Italia, secondo Malvezzi, dovrà fare le riforme suggerite da Bruxelles. «Dovremo tagliare sanità, scuola, giustizia, pensioni e lavoro, perché quelle risorse sono soldi nostri che tornano. Quei soldi qualcuno deve metterli nel bilancio europeo e quel qualcuno siamo noi».
RECOVERY FUND, RISCHIO AUSTERITY PER L’ITALIA
Secondo Valerio Malvezzi il prossimo governo (visto che non ritiene che il Conte II abbia prospettive) dovrà occuparsi di un “sanguinoso” piano di riforme. «Bisognerà o tagliare la spesa pubblica o aumentare le tasse, non c’è altra via. Poi potremo spendere i soldi come dicono loro, andando a fare quello che dicono loro. Così viene privata la libertà nazionale dei Parlamenti di scegliere la propria linea politica. Dovremo supplire all’uscita dell’Inghilterra e alla riduzione dei contributi». E quindi a Radio Radio torna all’attacco dei frugali e della Germania: «Quei Paesi che ci fanno la morale sono i furbi che hanno risparmiato le tasse sui propri cittadini». Invece nell’orizzonte dell’Italia ci sono «austerity, aumento della pressione fiscale e taglio della spesa pubblica, cioè il peggioramento del rapporto debito-Pil». Invece nel Consiglio Ue andava discusso dei paradisi fiscali: «Noi dobbiamo perseguitare il bar sotto casa che non fa lo scontrino e massacreremo le imprese sopravvissute alla crisi… Intanto l’Olanda non deve fare le riforme che dovrebbero fare».
Tutti i media importanti italiani dicono che abbiamo vinto! Bene: hanno vinto Danimarca, Germania, Olanda, Austria, Svezia, che hanno un taglio sui contributi da dare all’Europa (art.152). Gli altri (noi) pagano per questi tagli (art. 153). Fine delle balle. pic.twitter.com/xfJrqU9cwW
— Valerio Malvezzi (@ValerioMalvezzi) July 21, 2020