Allarme seconda ondata di coronavirus in Spagna. Dopo aver superato la fase più critica dell’epidemia, Madrid torna a tremare: negli ultimi giorni è stata registrata un’impennata di nuovi casi positivi ed il Governo è pronto a correre ai ripari. Ieri sono stati annotati 971 nuovi contagiati, mentre il bollettino diramato oggi dal Ministero della Salute recita +922 infettati. Particolare attenzione all’Aragona (298), alla Catalogna (133) ed a Madrid (107), le comunità più colpite dal ritorno del Covid-19. María José Sierra, del Centro per le allerte e le emergenze, è stata molto chiara nel corso di un punto stampa: «Forse siamo nella seconda ondata, dobbiamo vedere quello che succede nelle prossime settimane». Particolarmente importante il numero dei focolai attivi, circa 281, che chiamano in causa 3 mila persone.
CORONAVIRUS SPAGNA: “FORSE É SECONDA ONDATA”
Negli ultimi giorni si è parlato molto delle attività di raccolta della frutta, spesso collegate ai focolai emersi, senza dimenticare la movida e gli ambienti familiari. In tal senso, la Generalitat è corsa ai ripari: ordinata la “chiusura” della vita notturna in tutta la Catalogna. Il Procicat ha disposto la chiusura di discoteche, sale da ballo e spettacoli di vario tipo anche all’aperto. Nel mirino, dunque, tutte le attività che potrebbero comportare assembramenti. I casinò e le sale da gioco potranno restare aperte fino a mezzanotte. Stesso “coprifuoco” per bar e ristoranti in 14 comuni metropolitani (compresa Barcellona) e in alcune altre regioni.
Un altro dei dati che preoccupano la Spagna è quello legato ai sanitari risultati positivi al coronavirus: come riporta El Pais, solo nell’ultima settimana sono state registrate 173 persone contagiate. 66 di loro hanno manifestato sintomi. Ricordiamo che dall’inizio dell’epidemia, solo nel personale sanitario sono stati confermati 52.918 casi positivi, di cui 2.498 infettati dallo scorso 11 maggio.