Trascorre tre mesi in terapia intensiva a causa del coronavirus, poi riesce a incontrare la moglie e così si riprende e guarisce. Accade a Brescia, grazie all’intuizione dei medici. Dopo 95 giorni di battaglia contro il Covid, l’idea di fargli vedere la donna della sua vita. E così l’uomo, dopo aver trascorso del tempo con lei, comincia a manifestare i primi segnali di una ripresa che poi si è trasformata in una guarigione vera e propria. Una storia incredibile che vede protagonista un paziente la cui età non è stata specificata. A raccontarla è il Giornale di Brescia, spiegando che l’uomo era attaccato alle macchine nell’Unità operativa Anestesia e Rianimazione degli Spedali Civili di Brescia. Solo così riusciva a respirare. Ma i giorni passavano e lui non riusciva a migliorare. Poi la visita della moglie. «È stata un’illuminazione felice. Ci siamo detti: facciamogli incontrare la moglie», racconta il primario Gabriele Tomasoni. E infatti l’incontro ha avuto l’effetto auspicato.
DOPO 3 MESI IN RIANIMAZIONE, VEDE MOGLIE E GUARISCE
La donna ha ricevuto tutte le protezioni necessarie per evitare il contagio ed è stata accompagnata al letto del marito. La sua vita ha riacceso una luce nell’uomo che ha poi dato quei segnali che i medici aspettavano da tre mesi. Le sue condizioni sono migliorate al punto tale che non necessitava più del respiratore meccanico, quindi è uscito dalla terapia intensiva ed è ormai fuori pericolo. Una storia simile a quella di Rosa e Giorgio, che si erano riabbracciati dopo molti giorni dal ricovero in ospedale del marito. In quel caso furono i medici dell’ospedale di Cremona ad organizzare l’incontro, documento da diverse foto che fecero commuovere il web. «Giorgio è una di quelle persone alle quali non puoi far altro che affezionarti, mai un lamento, sempre un grazie. Ad un certo punto ci ha confessato la tristezza che provava perché voleva tornare a casa dalla sua Rosa», aveva scritto sui social Manuela Denti, coordinatrice di Ginecologia. Purtroppo però il 16 luglio scorso la moglie è morta a causa dell’aggravamento di una malattia che l’aveva debilitata.