Oro: è una vera e propria corsa quella registrata dai mercati in questi giorni, a conferma dello status di “bene rifugio” per eccellenza del metallo giallo che alcuni analisti avevano erroneamente messo in discussione nelle prime settimane della pandemia. Come sottolineato dall’AGI, il prezzo dell’oro ha guadagnato alti 40 dollari toccando un nuovo record storico a 1.981 dollari l’oncia. Per farlo arretrare serve un’ondata di vendite e ora è a quota 1,945 dollari l’oncia. Ma come si spiega questa impennata? Di fatto questa è la conseguenza della grave crisi sanitaria che sta investendo gli Stati Uniti in queste ultime settimane. L’incertezza determinata dall’aumento del contagio e il timore che questo possa fare deragliare la ripresa a stelle e strisce porta indeboliscono il dollaro Usa e portano gli investitori a virare verso i beni considerati rifugio, come appunto l’oro.
ORO, NUOVO RECORD STORICO: 1981 DOLLARI L’ONCIA
Sembra essere ormai a portata di mano per l’oro il traguardo simbolico dei 2 mila dollari l’oncia. Già il precedente record (1920 dollari l’oncia), risalente al 2011, è stato abbattuto e la sensazione è che in un momento di estrema incertezza economica nessuno voglia rinunciare alla “cassaforte” rappresentata dal metallo giallo. Come riportato da Forbes, George Cheveley, portfolio manager della strategia Global Gold di Ninety One, ha spiegato quali sono le motivazioni dietro questa nuova corsa all’oro: “L’oro fornisce agli investitori un mercato con una quantità di liquidità tale che, nel caso in cui avessero bisogno di convertire l’oro in denaro, li metterebbe nelle condizioni di poter sempre accedere al valore dei loro investimenti”. Concorda Filippo Diovodich, market strategist di IG Italia: “Siamo su livelli molto interessanti. È ormai assodato che l’oro sia il bene rifugio per eccellenza che tutti vogliono avere in portafoglio. C’è anche da dire che in generale tutto il comparto dei metalli preziosi in aumento, come l’argento che è ai massimi da 7 anni”.