Il 5 settembre la chiesa cattolica festeggia Santa Teresa di Calcutta, meglio nota a tutti come Madre Teresa. La figura di questa missionaria minuta nel fisico ma grandissima nell’animo è stata beatificata da Papa Giovanni Paolo II nel 2003 e successivamente santificata da Papa Francesco nel 2016. Madre Teresa di Calcutta è considerata la patrona di tutti gli operatori che lavorano nel settore del volontariato. Fra i riconoscimenti che le sono stati tributati dopo la sua morte, il Governo indiano le ha dedicato una moneta del valore di 5 rupie, la cifra con la quale iniziò il suo progetto di aiuto dei bisognosi.
Santa Teresa di Calcutta, la vita della Beata
Santa Teresa di Calcutta nasce a Skopje con il nome di Anjezë Gonxhe Bojaxhiu il 26 agosto del 1910. La sua è una famiglia benestante e Teresa viene cresciuta secondo i precetti della fede cattolica e dai 14 anni inizia a frequentare la chiesa dove viene in contatto per la prima volta con i racconti dei missionari in India. A 18 anni decide di prendere i voti e si unisce alla congregazione delle Suore di Loreto ma la vera svolta avviene nel 1929 quando, per completare la sua formazione, viene inviata a Bengasi, in India e qui prende i voti definitivi con il nome di Teresa, in onore di Teresa di Lisieux. La sua destinazione definitiva è Calcutta dove prende servizio nella scuola Saint Mary’s High School: la regola del suo ordine non le permette di allontanarsi troppo ma grazie alle sue alunne viene a sapere per la prima volta delle condizioni difficili nelle quali versano gli abitanti del luogo. Inizia quindi ad assumere incarichi organizzativi sempre più importanti fino a diventare la direttrice della scuola ma scoppia la II Guerra Mondiale e il suo ordine si dedica in maniera completa alla cura degli orfani e dei feriti. Il 10 settembre del 1946, mentre si reca in treno presso il convento di Darjeeling per un periodo di esercizi spirituali, Teresa riceve la “chiamata delle chiamate” e capisce che il suo compito è quello di prendersi cura dei più deboli: impiega due anni per riuscire a convincere il vaticano ma finalmente, nel 1948, riesce ad ottenere il permesso di lasciare le sue sorelle e andare a vivere fra i poveri. Dapprima iniziò a vivere in una capanna, aiutando i poveri con cibo, cure mediche e soprattutto formazione per migliorare le proprie condizioni igieniche.
Poi grazie all’aiuto di Shubashini Das, una sua ex allieva, riuscì a trasferirsi in una vera casa e iniziò a creare una piccola comunità. Nel 1950 fonda la congregazione delle Missionarie della carità, che si prende cura dei più poveri dei poveri, ossia tutti coloro che sono stati dimenticati e rifiutati dalla società. Nel 1952 Teresa inaugura Casa Kalighat, una struttura destinata alla cura di tutti quei pazienti che venivano rifiutati dal sistema sanitario indiano perché non c’erano fondi disponibili per la loro cura. Una delle caratteristiche di questa casa, oltre alle cure, era anche la possibilità di poter morire con dignità secondo la propria fede, senza distinzione fra cattolici, musulmani ed induisti. Con il passare del tempo Madre Teresa decise di dedicare le sue attenzioni verso i lebbrosi, da sempre dimenticati dalla società: a questa causa dedicò tutto il resto della sua vita, riuscendo a guadagnare anche il favore internazionale e l’appoggio dei potenti della Terra. Questo impegno la portò nel 1979 a vincere il Premio Nobel per la pace: la religiosa chiese di non organizzare il banchetto ma di destinare il budget previsto per la cerimonia a sfamare i poveri di Calcutta. Le sue condizioni di salute, però, iniziarono a peggiorare progressivamente fino a portarla alla morte il 5 settembre del 1997, all’età di 87 anni, ovviamente nella sua Calcutta.
Gli altri Beati di oggi
Vengono festeggiati il 5 settembre anche San Quinto di Capua, Sant’Alberto di Butrio, San Bertino di Sithiu, Santi Aconzio, Nonno, Ercolano e Taurino.
Video, la vita di Santa Teresa di Calcutta