“Sto bene, devo dire che è stata abbastanza dura ed è dura tuttora, perché sono una persona sempre in movimento. Da un giorno all’altro mi sono ritrovata a dovermi fermare, come tutti, ho annullato una quarantina di concerti e diversi eventi in programma. Ho iniziato ad impiegare il tempo facendo dirette su Instagram, devo dire molto seguite dai giovani, ci divertiamo come matti. Poi cucino, guardo film, mi rilasso, faccio tantissime interviste, cerco di impiegare il più possibile perché ferma non ci sto proprio stare”. Così Cristina D’Avena, in un’intervista di maggio ai microfoni di recensiamomusica.com, racconta come ha vissuto il suo periodo di confinamento durante l’emergenza Covid-19. Adesso però che è tutto finito, è pronta a ricominciare con la musica, i concerti ma anche con le interviste faccia-a-faccia all’interno dei salotti televisivi. Il primo da cui partire e quello di Ogni mattina con Adriana Volpe, programma in onda appunto ‘ogni mattina’ dal lunedì al venerdì sulla rete televisiva Tv8.
L’augurio di Cristina D’Avena nel post-Covid-19
Durante il lockdown, Cristina D’Avena ha saputo intrattenere il suo pubblico con diverse dirette sui suoi profili social contrassegnate dall’hashtag ‘#ACasaConCristina’. Ciò che si augura è che qualcuno possa trarre una lezione da quello che è successo, per esempio rivalutando le sue priorità: “Io me lo auguro, perché è stata una situazione epocale, veramente drammatica, che ha segnato il mondo intero e tutti noi. Abbiamo avuto la possibilità e il tempo per guardarci dentro, perché abbiamo vissuto in maniera meno frenetica rispetto al passato. Non sapere cosa succederà domani è una sensazione pazzesca, terribile a livello psicologico. Mi auguro che tutto questo ci faccia riflettere e apprezzare molto di più il senso della vita, di un abbraccio, di una stretta di mano, di un sorriso”.
Cristina D’Avena: “Lockdown tragico per i bambini”
Il pensiero di Cristina D’Avena è andato subito al suo target, i bambini, che forse più degli altri hanno sofferto questa situazione: “Penso che i bambini abbiano vissuto veramente un momento tragico che si porteranno dietro per tutta la vita. Allo stesso modo, credo che i genitori abbiano fatto il massimo per stargli accanto il più possibile, vedo e leggo tante belle storie a riguardo”. D’obbligo spendere una parola anche per coloro che hanno combattuto contro il virus in prima linea: “Conosco tantissimi amici medici e tantissimi amici infermieri che hanno passato veramente momenti terribili, li ho sentiti al telefono e mi hanno raccontato delle vere e proprie tragedie. Il mio pensiero felice è l’augurio che questo virus se ne vada, ci ha già portato tanto male e tanta paura, ora basta. Personalmente ho tanta voglia di ridere, giocare, scherzare, saltare e cantare con il mio pubblico, spero di poterlo fare al più presto perché ne ho davvero bisogno. La musica è la mia vita, un rimedio per l’anima, soprattutto in questa delicata situazione, per i bimbi di ieri e di oggi. Il canto è la mia massima forma di espressione, mi auguro di poter tornare presto a comunicare tutta quanta la mia gioia”. E noi con lei.