Secondo Silvio Berlusconi le “lusinghe” del Governo Conte sull’eventuale ingresso di Forza Italia non esistono e non ci sarà alcuna possibilità di un Governo di unità nazionale in vista dell’autunno caldo che attende l’Italia: «Il governo di unità nazionale non è mai stato nel novero delle cose possibili, né di quelle auspicabili. Io spero in un superamento dell’attuale governo e dell’attuale maggioranza e la strada maestra per questo sono le urne». Nell’ultima lunga intervista del leader forzista a “La Verità” la soluzione richiesta per uscire dalla crisi si chiama elezioni, con una nota che però mette ancora in evidenza la distanza che esiste nel Centrodestra fra l’area centrista-moderata di Forza Italia e il duopolio sovranista Salvini-Meloni: «In ogni caso – osserva Berlusconi – la soluzione non è mettere insieme forze fra loro incompatibili. Questo produrrebbe solo paralisi e farebbe male all’Italia. La ricostruzione nel dopoguerra e il miracolo economico sono avvenuti a opera di una coalizione di cattolici e liberali – il cosiddetto centrismo – chiaramente alternativa alla sinistra in un clima di forte contrapposizione ideologica e politica. Eppure, in dieci anni l’Italia è passata dal disastro al benessere».
BERLUSCONI: “RISCHIAMO DI SPRECARE MES E RECOVERY”
Un ragionamento a tutto tondo sui principali temi della politica di oggi, Berlusconi però non lesina critiche al linguaggio di Giorgia Meloni («non lo userei mai, anche se ha ragione sull’immigrazione») e indirettamente anche alle “giravolte” del leader leghista sugli aiuti europei: «Rischiamo di sprecare la straordinaria opportunità che l’Europa ci offre con il Recovery fund, il Mes e gli altri aiuti, ottenuti anche grazie al mio personale impegno nelle diverse sedi europee». Su Salvini però è in corso un accanimento giudiziario, secondo Berlusconi, assai simile a quello vissuto a suo tempo dall’ex Premier forzista: «il si all’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini è un nuovo episodio di uso politico della giustizia. Lo è certamente. In Italia la sinistra», attacca ancora Berlusconi, «è purtroppo abituata a usare lo strumento giudiziario per cercare di eliminare gli avversari politici. Questo accadde già dall’epoca di Mani pulite e ha raggiunto ii culmine nella persecuzione di cui sono stato vittima, con 96 processi e oltre 3.600 udienze, per giungere a un’unica iniqua condanna, della quale sta emergendo proprio in questo periodo il carattere strumentale e pretestuoso».