Lancia un appello Fabio Borini, esterno d’attacco dell’Hellas Verona: “Fatemi fare l’esame di maturità!”. Il calciatore ex Milan, ma anche Liverpool, Roma e Chelsea, non ha ancora sostenuto la “matura”, e avrebbe voluto farla quest’anno, ma il coronavirus gli ha letteralmente scombussolato i piani; nessuno, a cominciare da Borini, si sarebbe mai immaginato di essere in campo fino ad agosto, di conseguenza, esame rimandato. «E poi dicono che i calciatori sono ignoranti! – le parole del calciatore bolognese – io le sto provando tutte per prendere un diploma. Ho studiato con impegno, ma non mi fanno sostenere l’esame, rischio di buttare un anno. Prima il Covid, poi il campionato ogni tre giorni e ora la scuola chiusa per ferie». E ancora: «Durante il lockdown ho studiato per prendere la maturità Geometri. Voglio il diploma perché quando smetterò di giocare sogno di iscrivermi all’Università, ad Architettura: la mia idea è progettare centri di allenamento per il calcio che siano funzionali a staff, giocatori e società».
FABIO BORINI, IL TUTOR: “NON VUOLE TRATTAMENTI PRIVILEGIATI”
Il tutor Mirko Giarrusso ha premesso: «Fabio non vuole trattamenti privilegiati, non si è rivolto a un diplomificio, ha scelto un percorso di studi serio». Borini avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità all’istituto per geometri Sant’Elia di Cantù, e gli esami erano fissati a fine maggio, quando il campionato sarebbe andato in archivio. Poi c’è stato il covid: «Il 2 luglio mi dicono che gli esami saranno il 10 luglio – racconta Borini – io giocavo, avevo anche due trasferte. Mi hanno visto tutti! Il Verona manda una lettera in cui spiega che non posso assentarmi per inderogabili ragioni lavorative». Tutto rimandato a dopo Ferragosto? Nemmeno: «Anche ad ipotizzare che le prove si svolgano nella settimana successiva a Ferragosto – racconta ancora il gialloblu – in quel periodo tutti i docenti sono in ferie. Ho detto di essere disponibile a svolgere tutte le prove in un giorno solo, oppure ho chiesto di essere assegnato a un altro istituto». L’ufficio scolastico territoriale ha però risposto picche a tale ipotesi, o meglio, ha rimbalzato la questione: «La competenza alla formulazione del calendario delle prove preliminari – scrive il dirigente Roberto Proietto, come riferisce Il Corriere della Sera in data 4 agosto – è della scuola». Un po’ di amarezza c’è: «Per me questo era l’anno buono – conclude Borini – la prossima stagione non so dove giocherò, potrei essere anche all’estero, così è come se mi avessero bocciato senza fare l’esame».