Ryanair rischia di rimanere a terra in Italia. L’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha infatti ammonito la compagnia aera low cost con sede in Irlanda, per non aver rispetto le regole anti contagio da coronavirus. Nel dettaglio, come si legge sull’edizione online del Corriere della Sera in data odierna, 5 agosto, il primo vettore nel nostro paese per passeggeri trasportati è “accusato” di aver «ripetutamente violato le norme sanitarie anti-Covid disposte dal governo italiano». Il richiamo, ha fatto sapere l’Enac, è già stato inviato alla stessa azienda negli scorsi giorni nonché all’omologa autorità irlandese, ed ora si attende che Ryanair si adegui alle direttive anti-covid. In caso contrario, fa sapere anche l’ente, sarà chiesto alla compagnia di operare a capacità ridotta, facendo così salire a bordo solo la metà dei passeggeri totali trasportabili. Se anche tale regola non venisse rispettata, le verrà imposta «la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali».
ENAC: “RYANAIR NON SI ATTIENE ALLE DISPOSIZIONI”
«Le direzioni aeroportuali – fa ancora sapere l’Enac – hanno riscontrato che Ryanair sistematicamente non si attiene alle disposizioni previste in Italia per limitare il rischio sanitario derivante dal coronavirus a bordo degli aeromobili in partenza e in arrivo negli aeroporti nazionali». Viene così’ segnalato che non viene osservato «l’obbligo del distanziamento tra i passeggeri, ma anche le condizioni che consentono la deroga a tale distanziamento sono disattese». Gli aerei possono volare sul suo italiano al 100% della loro capienza solamente se l’aria a bordo viene filtrata ogni tre minuti con filtri speciali, oltre a dover rispettare tutti i dettagli spiegati nel Dpcm in vigore. Secondo quanto si legge sul Corriere.it, il personale di Ryanair non controllerebbe che tutti i passeggeri indossino le mascherine, così come che venga rispettato il distanziamento, o che si creino assembramenti al momento del deposito dei bagagli nelle cappelliere.
“SE NECESSARIO, VERRANNO SOSPESI I VOLI”
L’Enac ha quindi fatto sapere che «qualora dovessero perdurare da parte di Ryanair le violazioni delle norme e i comportamenti scorretti e irrispettosi delle misure sanitarie vigenti in Italia, l’ente disporrà nei confronti della compagnia aerea un provvedimento di esclusione della possibilità di derogare all’obbligo del distanziamento, con la conseguenza che il riempimento dell’aeromobile sarebbe consentito solo fino al 50% della capacità», aggiungendo che se «venisse accertata l’ulteriore inosservanza degli obblighi previsti dalle norme nazionali, l’Enac sarà costretto ad applicare quanto previsto dal Codice della navigazione (art. 802 — Divieto di partenza) e a imporre la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali, chiedendo al vettore di provvedere, contestualmente, alla riprotezione di tutti i passeggeri già in possesso di titolo di viaggio».