«La curva epidemiologica non sta scendendo e va dunque mantenuto il distanziamento sui treni»: lo dice il Comitato Tecnico Scientifico nelle proprie raccomandazioni al Governo in vista del prossimo Dpcm. Lo conferma il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, nell’intervista odierna al Corriere della Sera. Il nodo treni e in generale i trasporti saranno al centro della Conferenza Stato-Regioni in programma nelle prossime ore, con diverse Regioni – tranne la Toscana – che intendono tenere dritta la barra sul minor distanziamento e il completo riempimento dei posti a bordo, a differenza del 50% dei posti caldamente consigliati dal Cts e dal Ministero della Salute (come previsto dall’Ordinanza Speranza del 1 agosto scorso). «Il nostro Paese è in una situazione tra le migliori al mondo sul fronte coronavirus, ma servono prudenza e rispetto delle regole», lancia l’appello Locatelli che spiega ancora «Ai vacanzieri raccomandiamo responsabilità. Il virus circola e nel 27% dei casi viaggia con gli asintomatici. Non dobbiamo vanificare i risultati ottenuti abbandonando la responsabilità nei nostri comportamenti quotidiani». Sulla base del verbale prodotto dalla riunione fiume Cts-Governo verrà scritto il nuovo Dpcm in vigore con ogni probabilità dal 10 agosto prossimo, con tutte le regole anti-contagio che ripercorrono i punti già mostrati qui sotto nelle principali anticipazioni.
IL PARERE CTS VERSO IL DPCM
In vista del prossimo Dpcm del Premier Conte sulla proroga delle misure anti-Covid, nelle prossime ore il Comitato Tecnico Scientifico si riunirà con la Ministra dei Trasporti Paola De Micheli per dirimere tutte le novità da inserire all’interno del complesso nodo del distanziamento fisico sui trasporti nazionali e locali. In particolare, era la situazione di treni ad essere maggiormente delicata visto il dietrofront dei giorni scorsi con l’Ordinanza Speranza (che impediva la capienza posti oltre il 50%) e le successive decisioni di alcune Regioni di mantenere invece la capienza al 100% per i convogli locali. Anticipando il parere del Cts – i cui verbali come noto restano secretati anche per i prossimi mesi di stato d’emergenza – il Ministro della Salute Roberto Speranza ha da poco reso noto che la sua ordinanza sui treni verrà confermata nel prossimo imminente Dpcm: «L’ordinanza di sabato non è legata solo alla vicenda dei treni, ma al rispetto delle tre regole essenziali per questo penso sia ancora essenziale e i termine saranno confermati anche nei prossimi Dpcm che andremo ad approvare», così il titolar della Salute durante il question time alla Camera in merito ai lavori del Comitato Tecnico Scientifico per le regole anti-Covid. «E’ evidente che ogni scelta restrittiva, anche in percorso di riapertura, comporta sacrifici e disagi, non lo neghiamo, ma dobbimao assolutamente rispettare i principi fondamentali, che possono consentirci di non vanificare gli sforzi dei nostri concittadini che ci hanno permesso di piegare la curva epidemiologica», aggiunge il Ministro Speranza.
COSA HA DECISO IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Secondo le anticipazioni di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera – citando fonti di Governo e del Comitato Tecnico Scientifico – i termoscanner per entrare nelle stazioni e in generali nei luoghi pubblici non saranno obbligatori, ma dovrà rimanere il divieto di uscire se si ha la febbre oltre i 37,5 gradi. In merito alla capienza dei treni, secondo il parere Cts anche sui regionali e non solo sui nazionali (Frecce di Trenitalia e Italo) dovrò mantenersi la regola dei soli 50% dei posti occupabili: gli aerei possono viaggiare a pieno carico e infine discoteche e stadi restano ancora chiusi, esattamente come confermato stamattina dal Premier Conte nell’intervista al Corriere della Sera. Infine, sì alle fiere con varie limitazioni tutte da dirimere all’interno del prossimo Dpcm: secondo quanto riportato dal CorSera sulle fonti Cts, l’orientamento dei tecnici è quello di suggerire ai Governatori (domani è prevista la Conferenza Stato-Regioni, ndr) di far mantenere il distanziamento di almeno un metro, a meno che non si tratti di poltrone in linea verticale dove è invece resta escluso avere il «faccia a faccia» tra i passeggeri. Sul fronte aerei invece resta la regola del 100% dei posti occupati, previo obbligo mascherina per tutti i presenti sui voli: il sistema di ventilazione garantisce la sicurezza, spiegano dal Cts consentendo così alle linee aeree di mantenere viaggi a pieno regime. Il Comitato si esprimerà contrario alla riaperture di discoteche e stadi, così come spiegato ancora dal Presidente del Consiglio nelle anticipazioni svelate oggi sul Dpcm.