L’ex Premier oggi senatore a vita Mario Monti è stato nominato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità alla guida del nuovo comitato indipendente per studiare gli effetti economici e sociali della pandemia Covid-19: nei prossimi mesi Monti lavorerà così per l’Oms nel tentativo di formare una commissione regionale che possa ripensare le priorità dei sistemi sanitari per affrontare i prossimi mesi-anni post-coronavirus. «La commissione guidata da Monti trarrà lezioni da come i diversi sistemi sanitari dei Paesi hanno risposto alla pandemia e preparerà una serie di raccomandazioni e riforme per migliorare la resilienza dei sistemi stessi – spiega Oms Europa nella nota pubblica -. Cercherà anche di costruire un consenso attorno a queste raccomandazioni, per elevarle a priorità politiche e sociali, riconosciute come critiche per avere tanto un approccio sostenibile quanto una coesione sociale». Come primo commento alla nomina giunta dall’organismo europeo dell’Oms, Monti fa sapere di essere onorato «di presiedere la nuova Commissione paneuropea per la salute e lo sviluppo sostenibile».
MARIO MONTI, DAI TAGLI ALLA SANITÀ
La Commissione Oms sarà composta da ex capi di stato e di governo, scienziati ed economisti, ma anche capi di istituzioni sanitarie e di assistenza sociale oltre a leader della comunità imprenditoriale e delle istituzioni finanziarie: il tutto sarà guidato proprio da Mario Monti, come confermato dal dottor Henri P. Kluge, Direttore regionale dell’Oms per l’Europa «Il nostro obiettivo è posizionare la salute al primo posto dell’agenda politica all’interno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile e rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari e di assistenza sociale nei 53 Stati membri. Siamo orgogliosi che il professor Mario Monti, molto stimato per la sua leadership dimostrata come Primo Ministro italiano in un momento critico, come Commissario europeo e come Presidente dell’Università Bocconi, abbia accettato di presiedere la Commissione». Non mancano le polemiche sollevate dalla scelta di inserire l’ex Premier protagonista della stagione di austerity in Italia, anche nel settore sanità, dopo la crisi del 2011: «Mario Monti è l’uomo che con le sue politiche di rigore aveva fatto dei tagli alla sanità. Magari erano necessari, ma qualcuno oggi maliziosamente dice che erano principalmente dovuti al rispetto del suo mantra precedente, cioè al fatto che avesse ragione la commissione europea e la Germania dell’austerity», attacca il conduttore di Quarta Repubblica nonché vicedirettore del Giornale, Nicola Porro.