Luca Zaia è intervenuto in conferenza stampa per rendere noto il bollettino coronavirus del Veneto di oggi, giovedì 13 agosto 2020. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati +84 casi positivi, in aumento rispetto a ieri: la maggior parte dei nuovi contagiati sono legati al focolaio di Treviso. Il presidente Zaia ha messo in risalto che dal punto di vista sanitario la situazione è sotto controllo. In tutto, 20.885 casi positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria. +2 decessi rispetto a ieri, conto totale di 2.094 vittime di Covid-19. Per quanto riguarda i ricoverati, 7 pazienti in terapia intensiva (6 positivi e 1 negativo) e 113 pazienti negli altri reparti Covid (83 negativi). 5.900 le persone in isolamento domiciliare, 124 con sintomi. Luca Zaia ha annunciato di aver firmato una nuova ordinanza regionale in vigore fino al 6 settembre 2020, che prevede il controllo obbligatorio con tampone di persone a rischio in arrivo da Paesi esteri. (Aggiornamento di MB)
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO, DATI 12 AGOSTO
Appuntamento alle ore 12.30 con la conferenza stampa di Luca Zaia per il bollettino coronavirus del Veneto di oggi, giovedì 13 agosto 2020. Come vi abbiamo raccontato, ieri la Regione ha registrato 62 nuovi casi positivi e 2 decessi. I casi con tampone positivo sono dunque passati da 20.741 a 20.834 dall’inizio dell’epidemia, questa la ripartizione dei nuovi contagiati per provincia: 12 a Treviso, 7 a Padova, 3 a Vicenza, 2 domiciliati fuori dal Veneto, un caso a Belluno, Rovigo e uno in assegnazione in corso. Il conto dei decessi è invece passato a 2.094 vittime. I casi attualmente positivi in Veneto sono 1.353, 461 solo nella provincia di Treviso, colpita dal focolaio di migranti nell’ex caserma Serena tra Casier ed il capoluogo, mentre i negativizzati virologici sono 17.387.
BOLLETTINO CORONAVIRUS VENETO: IRA ZAIA PER FOCOLAIO TREVISO
Intervenuto ieri ai microfoni dei cronisti presenti all’inaugurazione di un nuovo strumento diagnostico all’ospedale di Conegliano, Luca Zaia è stato particolarmente netto a proposito del focolaio di migranti registrato nell’ex caserma Serena di Treviso, che ha raggiunto quota 260 casi positivi: «Abbiamo intenzione di applicare il piano di sanità pubblica che prevede tutta una serie di misure, non a caso ogni settimana facciamo i tamponi fino alla totale negativizzazione. É ovvio che questi centri non devono più esistere: adesso gestiamo la fase più acuta, è giusto che sia gestita bene nell’interesse della salute degli ospiti e dei cittadini, ma quei centri vanno smantellati. Questa è l’unica posizione». Il presidente di Veneto ha poi ricordato un dato legato proprio a questo maxi-focolaio: «Voglio anche ricordare che grazie a questi centri il Veneto si è beccato l’RT più alto di Italia, ma la verità è che noi non abbiamo focolai così importanti in giro per il Veneto».