Il famoso alpinista di Rovereto, Giuliano Stenghel, è morto. Coach nazionale d’alpinismo da oltre quarant’anni, istruttore emerito Cai e socio accademico del Gism, l’uomo è caduto mentre si arrampicava all’isola di Tavolara. Giuliano Stenghel è precipitato da una delle parti più alte e pericolose della scogliera dell’isola, ovvero il versante nord-orientale della costa sarda. Amava le montagne più di qualsiasi altra cosa, appassionato di grandi salite in roccia, Giuliano Stenghel era considerato un abilissimo acrobata delle ascensioni. Il mondo dell’alpinismo è ovviamente scosso per la notizia; Giuliano Stenghel era conosciuto come il “maestro del friabile” per la sua incredibile capacità di muoversi su versanti particolarmente complessi e friabili, con pochissime protezioni. Forse letale l’eccesso di sicurezza su una scogliera che conosceva molto bene: Stenghel potrebbe aver perso l’equilibrio e sarebbe così finito in mare.
Giuliano Stenghel è morto: nulla da fare dopo la caduta
Non c’è stato nulla da fare per Giuliano Stenghel dopo la caduta. Il famoso alpinista sarebbe andato a sbattere ripetutamente sulle rocce sottostanti, schiantandosi letalmente in mare. A lanciare l’allarme le persone che erano situate a bordo di una piccola imbarcazione nelle vicinanze. La Guardia Costiera è intervenuta per recuperare il corpo, inutili quindi i tentativi dei soccorsi dei sanitari. Per gli appassionati di alpinismo e per tutte le persone che volevano bene a Giuliano Stenghel si tratta di una giornata veramente drammatica.