Disordini e rivolte in Olanda nelle ultime ore. Alcune centinaia di giovani immigrati sono scesi in strada colpendo la polizia e le auto con pietre e fuochi d’artificio a Den Haag e Utrecht. Al momento la situazione sembra essere tornata sotto controllo, ma l’allerta è massima, in quanto sui social sono comparsi diversi annunci in cui si invita a scatenare rivolte. È scattato quindi un ordine di emergenza, per il quale due persone sono state arrestate dopo averlo ignorato. Nelle ore scorse invece ci sono stati 27 arresti. Sono accusati di sommossa, aggressione pubblica, comportamenti minacciosi e violazione dell’ordine di emergenza adottato per prevenire ulteriori disordini. La polizia in Olanda ha avuto a che fare con tre notti consecutive di sommosse degli immigrati a Den Haag, soprattutto nel quartiere Schilderswijk. Il sindaco Jan van Zanen aveva emesso un’ordine di emergenza per la zona di Hoefkade-Vaillantlaan, ma circa 50 giovani si sono riuniti a Vaillantlaan nonostante il divieto. Alcuni sono stati immediatamente fermati, altri hanno dato vita alla rivolta. Addirittura un edificio è stato incendiato.
OLANDA, RIVOLTA IMMIGRATI: WILDERS “SERVE ESERCITO”
Cosa c’è dietro questi disordini degli immigrati? C’è confusione in Olanda su questo, spiega DW Akademie. Questi quartieri sono stati già teatro di disordini in passato, sono peraltro i quartieri più poveri, con un’alta percentuale di immigrati. Pare che i disordini siano scoppiati dopo la decisione delle autorità idriche di impedire ai bambini di usare l’acqua per rinfrescarsi durante l’ondata di caldo della scorsa settimana. L’ambasciatore della gioventù Aad van Loenen ha lasciato intendere che le persone qui siano spesso vittime di razzismo da parte delle autorità. Ai microfoni dell’emittente tv NOS ha detto che i giovani di colore spesso sono interrogati dalla polizia e trattati con sospetto, inoltre non li fanno sentire benvenuti. Secondo gli operatori giovanili del quartiere di Schilderswijk c’è un’altra questione: i giovani si “annoiano”, in quanto mancano strutture estive a causa della pandemia di coronavirus. Quindi, queste rivolte sarebbero il frutto delle chiusure di scuole e centri. Inoltre, si parla pure del fatto che molte famiglie turche e marocchine non sono tornate a “casa” quest’estate a causa della pandemia, quindi tutto ciò ha creato un crescente clima di tensione sfociato in tali disordini.
Intanto Geert Wilders, il “Salvini olandese”, va all’attacco: «Il crimine e l’illegalità sono la nuova norma. Questi non sono più i Paesi Bassi. Dobbiamo pulire i nostri quartieri e le nostre strade e neutralizzare questi topi criminali e deportarli in Marocco. Tutti loro». Poi si è rivolto al primo ministro Mark Rutte: «Perché usi l’esercito contro i nostri cittadini quando manifestano e non contro chi sta terrorizzando le nostre città?».
Het Marokkaanse straattuig regeert in onze straten. Criminaliteit en wetteloosheid is de nieuwe norm. Dit is geen Nederland meer. We moeten onze wijken en straten schoonvegen en deze criminele ratten denaturaliseren en naar Marokko uitzetten. Allemaal. pic.twitter.com/tX2RyR2J3F
— Geert Wilders (@geertwilderspvv) August 15, 2020