Sono 37 i positivi su 13.866 tamponi tra i veneti rientrati dall’estero dopo le vacanze in questi primi giorni post-ordinanza nazionale: lo ha detto il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia nella conferenza stampa in video Facebook commentando gli ultimi dati del bollettino coronavirus fornito dalla Azienda Zero oggi 17 agosto 2020. «Equivale al 2,6 persone per mille – ha aggiunto il Governatore – ma è un lavoro che va fatto. La macchina tamponi negli aeroporti è stata messa in piedi in due giorni. È una cosa che funziona, ma bisogna aumentarne l’incidenza». Non ci saranno invece ulteriore inasprimenti dell’ordinanza su discoteche e locali notturni, ha spiegato Zaia ribadendo però come bisogna avere da un lato piena garanzia di sicurezza nella movida ma dall’altro servirà l’intervento del Governo per sostenere gli esercenti tra i settori più in crisi da febbraio. Sono in tutto 1634 le persone positive al Covid in Veneto, con aumento di 31 unità rispetto a ieri sera: in merito ai ricoverati sono attualmente 119 in tutto il territorio regionale, di cui 83 i negativizzati e 5 in terapie intensiva, dati stazionari rispetto alla giornata di ieri. Tenere alta la guarda ma nessun allarmismo (sono ancora 0 i morti per il 4 giorno consecutivo), ribadisce Zaia «solo lo 0,03% dei positivi, ad oggi, sta male. Importanti i ricoverati passati da 541 a 119 , ancora più significativo le terapie intensive: dalle 51 di 3 mesi fa a 5 di oggi. Quindi un grande successo della prevenzione. Da 1803 a 2096 sono purtroppo salite le vittime ma con oltre 600 persone dimesse dagli ospedali». Capitolo finale, la stilettata al Governo Conte e al Commissario all’emergenza Domenico Arcuri «Se avessimo avuto i tamponi rapidi all’inizio della pandemia saremmo riusciti a limitare al massimo i danni del virus e tenerlo sotto controllo».
IL BOLLETTINO DI IERI
Mentre l’Italia oggi si è risvegliata con una nuova ordinanza su discoteche (chiuse) e mascherine (obbligatorie all’aperto nei luoghi pubblici la notte), il Veneto si appresta alla verifica per il terzo giorno consecutivo di bollettino coronavirus dove la Regione è risultata la prima per nuovi contagi in tutto il Paese. Sabato e domenica il bollettino veneto ha visto l’aumento più considerevole da diversi mesi a questa parte, la maggior parte dovuta ai rientri dall’estero e dal centro migranti della ex caserma di Treviso: si attende per questa mattinata la nuova comunicazione dell’Azienda Zero per confermare o smentire questi ultimi dati visti ieri, ovvero +78 casi totali (+59 nella sola giornata di ieri) sui 1.610 attualmente positivi in tutto il Veneto. Da inizio pandemia sono 21.225 le positività nella regione, con ancora 17.507 guariti-dimessi e purtroppo anche 1.096 persone morte positive al Covid-19 (0 però i morti per il terzo giorno consecutivo). Fronte ospedali, 124 i ricoverati nei reparti Covid di cui 41 positivi attualmente, 4 in terapia intensiva e 36 in area non critica: sono invece 6.394 le persone in isolamento domiciliare (-91) di cui 65 con lieve sintomatologia.
CORONAVIRUS VENETO: IL PUNTO SUI TAMPONI
A livello generale, nel Veneto ieri con l’ultimo bollettino disponibile si conferma l’aumento dei contagi e dei focolai ma in forma ridotta rispetto al “boom” avvenuto tra venerdì e sabato: in attesa dei nuovi dati di oggi, dei 59 casi positivi visti ieri 19 sono a Verona, 9 a Treviso, 8 a Padova, 7 a Venezia, 6 a Rovigo, 2 a Vicenza e 1 a Belluno (gli altri sono residenti fuori dal Veneto). Mentre a livello nazionale le discoteche sono state chiuse definitivamente fino al 7 settembre prossimo per imposizione del Ministero della Salute, la Regione Veneto con Luca Zaia già aveva ridotto da Ferragosto gli ingressi nei locali notturni, ribadendo con l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin «È una misura presa contro il rischio che il virus torni a fare la voce grossa. Non possiamo vanificare i risultati raggiunti grazie all’impegno e lo sforzo di tutti. Ci rivolgiamo soprattutto ai giovani che nei giorni del lockdown e fino ad oggi sono stati un vero modello di responsabilità e consapevolezza della situazione. Invitiamo loro e tutti gli altri appassionati a pazientare ancora, aderendo alle indicazioni che vengono date e continuando ad avere comportamenti coerenti con la situazione». Sul fronte tamponi e rientri dall’estero, in 2 giorni sono strati verificati 12mila turisti con altrettanti test per accertare la positività al coronavirus al rientro in Veneto: dei “punti tampone” sono stati allestiti dalle Ulss e Aziende del Veneto ma anche all’aeroporto Marco Polo di Venezia e al Catullo di Verona.