Sarà Ronald Koeman il nuovo allenatore del Barcellona. La Giunta Direttiva tenutasi oggi si è espressa: si riparte dall’attuale Commissario Tecnico dell’Olanda, che non a caso sta trattando l’uscita dalla federazione per svolgere un incarico la cui ufficialità potrebbe arrivare già domani. Non una sorpresa, non interamente almeno: negli ultimi mesi l’ipotesi più probabile portava al nome di Xavi Hernandez, ma la leggenda blaugrana all’inizio di luglio aveva prolungato con l’Al Sadd e, anche se avrebbe potuto liberarsi per tornare alla sua Alma Mater, il segnale di voler prendersi ancora del tempo era chiaro. Koeman rappresenta tutto sommato un buon compromesso: è un allenatore che nel corso della carriera da tecnico ha saputo vincere in varie piazze (nazionali come Ajax, Psv e Az Alkmaar; internazionali, proprio in Spagna con il Valencia e anche in Portogallo con il Benfica) e ha già maturato una buona esperienza (ha anche riportato l’Olanda a essere competitiva), ma rimane anche profondamente radicato al mondo del Barcellona.
Si torna dunque a giocare con storia e tradizione, dopo la breve e infausta parentesi di Quique Setién: il Barcellona si affida a un profilo “interno”, che aveva lavorato anche come collaboratore del connazionale Louis Van Gaal (insieme a José Mourinho e André Villas-Boas) e che, nonostante siano passati 20 anni da quando ha lasciato la Catalogna, è comunque rimasto legato a filo doppio al club. Gli ingredienti della ricetta vincente ci sono tutti: un’ex gloria della squadra e per di più olandese. Come noto, il Barcellona deve tantissimo al calcio totale dei Paesi Bassi: è così sin dall’avvento di Rinus Michels che fu poi raggiunto da Johan Cruyff (e Johan Neeskens), il quale costruì poi il Dream Team dei quattro campionati consecutivi e della prima Coppa dei Campioni messa in bacheca. Di quella squadra, uno dei componenti la colonna vertebrale era proprio Koeman: leader difensivo e primo regista della squadra, fu lui a trafiggere la Sampdoria nella notte di Wembley. Particolare non banale nè casuale: quella sera, i blaugrana vestivano arancione.
RONALD KOEMAN NUOVO ALLENATORE BARCELLONA
Ancora, Koeman è stato compagno di nazionale di Frank Rijkaard: era stato lui a irrompere sulla scena nel 2003, a seguito di un periodo buio per il club. Vinse cinque trofei in altrettante stagioni, poi lasciò la panchina a Pep Guardiola che fu così il primo rappresentante del Dream Team targato Cruyff a rientrare nella storia del Barcellona dalla porta principale. Quasi inevitabile che, alla prima stagione senza titoli in 12 anni (l’ultimo era stato proprio Rijkaard) la Giunta Direttiva abbia deciso di tornare alle origini. Resta ora da capire, anche se sarà secondario e marginale, se altri abbiano rifiutato l’incarico: magari lo stesso Xavi (che avrebbe potuto ripercorrere esattamente le orme del suo maestro Guardiola), forse quel Massimiliano Allegri che era stato già contattato ai tempi dell’esonero di Ernesto Valverde, ma che non aveva voluto prendere una squadra in corsa. Sia come sia, ora il Barcellona potrebbe fare piazza pulita anche di parte della dirigenza: rischiano in particolare il CEO Oscar Grau e il direttore sportivo Eric Abidal.
Entrambi, ma soprattutto il secondo, sono entrati in rotta di collisione con Leo Messi: è chiaro che il primo punto all’ordine del giorno sia provare a convincere il capitano a restare, mai come in questi giorni l’argentino è lontano dalla Catalogna e per questo motivo bisogna provarle tutte. Chiaramente i due di cui sopra pagano anche certe scellerate decisioni di calciomercato: dagli acquisti folli (per il prezzo) di Ousmane Dembélé e Philippe Coutinho, oggetti misteriosi ma ancora sul groppone, alla brutta gestione dell’operazione Antoine Griezmann che finora, peraltro, non ha reso come si sperava. Forse allora Koeman servirà anche per tornare alle origini: Guardiola lanciò quei giocatori del vivaio che per anni sono stati l’ossatura di una squadra dominante, il tecnico olandese potrebbe fare lo stesso. I nomi non mancano (Ansu Fati e Riqui Puig su tutti, ma anche Carles Perez ha dimostrato di potersela giocare nei mesi alla Roma), altri potrebbero seguire. Basterà per trattenere Messi? E’ la grande domanda in casa Barcellona, la firma di Ronald Koeman potrebbe essere la prima mossa.