Sessismo al Tour de France. Notizia non nuova ma che, come si legge sulla Gazzetta dello Sport, torna di attualità oggi: a partire dal prossimo 29 agosto, data di partenza della Grande Boucle, scomparirà la coppia di miss che, sul palco, premia il vincitore della tappa così come i leader delle varie classifiche, siano quelle della maglia gialla o degli scalatori. Durante la scorsa edizione, erano state raccolte più di 38 mila firme per protestare contro la pratica: la premiazione con le miss riguarda un po’ tutto il mono del ciclismo ed è una tradizione ormai consolidata, ma i movimenti femministi evidentemente la vedevano in un altro modo e hanno sottolineato invece come l’utilizzo di due ragazze per premiare un uomo potesse venire classificato come sessista.
Lungi da noi il voler commentare in un senso o nell’altro la notizia (anche se si potrebbe, spendendoci parecchie parole e, anche in questo caso, difendendo una posizione piuttosto che l’altra), ci limitiamo a darla: il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, ha annunciato che dall’edizione 2020 a premiare i vincitori di tappa saranno un uomo e una donna. Dunque altre polemiche sulla corsa a tappe, dopo quelle relative alla volontà di organizzarla nonostante la pandemia da Coronavirus (addirittura, inizialmente la direzione della corsa aveva pensato di mantenere le date regolari, ed eravamo già in pieno lockdown); le due cose, ovviamente, sono decisamente diverse…