Un oltraggio alla memoria di Andrea Camilleri. Così viene interpretato da più parti il gesto compiuto da una giovane che ad Agrigento è salita a cavalcioni sulla statua dedicata allo scrittore del commissario Montalbano, nella centrale via Atenea. La bionda, che nella dimensione letteraria di Vigata avrebbe forse attirato le attenzioni dello stesso commissario, con indosso una minigonna e stivali neri, non ha trovato buone ragioni per venire meno al suo proposito: salire in groppa alla statua di “Nené” Camilleri, realizzata dallo scultore Giuseppe Agnello, che ha voluto raffigurare lo scrittore siciliano seduto accanto ad un tavolino vicino ai suoi amati libri. Smaniosa di esibire un selfie più unico che raro, la ragazza non si è posta il problema che la statua di Camilleri, morto lo scorso anno a luglio, meritasse maggior rispetto. Né ha valutato lo sdegno social che quella foto, diventata virale in poco tempo, le avrebbe procurato. Piuttosto ha pensato bene di far penzolare dal braccio della statua dedicata al papà di Montalbano la sua borsa di pelle nera…
RAGAZZA A CAVALCIONI SU STATUA CAMILLERI AD AGRIGENTO
Tra i primi a prendere posizione il sindaco di Agrigento, la città dei templi che la statua di Camilleri ha l’onore di ospitarla. Il primo cittadino Lillo Firetto, parlando di “bravata”, ha condannato l’accaduto: “La giovane ritratta nella foto deve chiedere scusa ad Agrigento, alla famiglia Camilleri e allo scultore. Sono certo che i numerosi visitatori e residenti attratti dalla scultura – ha aggiunto – continueranno a essere ossequiosi nei confronti del grande scrittore, gli stessi che continuano ad apprezzare i suoi libri e a visitare i luoghi amati e descritti dall’autore”. Dello stesso avviso anche il presidente di Confcommercio Sicilia, Francesco Picarella: “Il genio letterario di Camilleri è riconosciuto e rispettato in tutto il mondo, tanto che alla sua morte anche Agrigento ha onorato la sua figura con una bellissima scultura nella centrale via Atenea. Le evoluzioni di una ragazza in un fotogramma che gira sui social sono assolutamente indegne e irrispettose delle regole civili”.