Rodolfo Laganà è uno dei protagonisti della nuova puntata di Techetechetè in onda oggi, sabato 22 agosto 2020, su Raiuno. Il programma di video-frammenti di successo della Rai è pronto a celebrare il grande varietà italiano con alcuni filmati e video d’epoca tra cui non potevano mancare quelli dell’attore e comico romano che per decenni è stato un indiscusso protagonista dello spettacolo italiano. Il successo di Laganà è stato trasversale e ha attraverso cinema, tv e varietà. Oggi l’attore e comico, nonostante alcuni problemi di salute, continua a regalare al pubblico il suo grandissimo talento portando in scena spettacoli teatrali. In ordine di tempo l’ultimo spettacolo è “Toro Sedato” portato in scena lo scorso febbraio e conclusosi poco prima del lockdown. Uno spettacolo – monologo dedicato alla città di Roma, ma anche a quella romanità che è diventata simbolo di un popolo. “A Roma ci sono decine di piccoli teatri di quartiere, i cosiddetti teatri di “cintura” ed io ho scelto di farli piano piano tutti. Ogni volta ovviamente lo show ha degli inserti nuovi in base alla situazione che viviamo, anche se io ho sempre preferito la satira sociale a quella politica. La politica non la trovo più particolarmente interessante, qualcosa che fa ormai davvero poco ridere” ha raccontato l’artista intervistato da mapmagazine (data 25 gennaio 2020).
Rodolfo Laganà oggi: “quando il cinema ti bolla come comico…”
Rodolfo Laganà oggi è ancora in pista nonostante la vita gli abbia riservato non poche difficoltà. L’attore e comico, infatti, da diversi anni si è ammalato di sclerosi multipla, una malattia con cui convive e che ha raccontato così a mapmagazine (data 25 gennaio 2020): “ormai ho imparato a conviverci. All’inizio è stata una botta, più che una lotta. Poi, o ci fai i conti… Oppure ce li fai lo stesso. Allora tanto vale apprezzare ciò che comunque hai. In fondo il teatro è fatto di parola e quella non mi manca. Non posso ballare certo, né fare grandi evoluzioni e spostamenti sul palco. Ma anche da seduto si possono dire tante cose… “. Parlando poi di lavoro, Laganà non ha nascosto come troppo spesso il mondo del cinema guardi in modo strano a chi è comico di professione: “quando decide che sei “comico” ti bolla e ti mette quell’etichetta lì, finché non arrivano grandi registi che sanno guardare oltre e capire che il comico è innanzitutto un attore, capace di toccare altre corde. Come poi se far ridere fosse facile”. Tra tutti gli spettacoli portati in scena, Laganà è particolarmente legato a “uno, quello di Stefano Reali, su una storia di eroismo di un ragazzino martire della Resistenza. L’altro, scritto da Gianni Clementi, sui giorni del Rastrellamento del Ghetto. Due spettacoli ai quali sono molto legato e nei quali la storia di questa Città si fonda. Anni terribili, nei quali il popolo romano ha dato prova di grande coraggio. Altro che lentezza”.