Nuove ombre sui rapporti tra l’Italia e la Cina. Dopo la vicenda del 5G e del Dpcm del premier Giuseppe Conte che apre le porte a Huawei, spunta un report dei servizi segreti sugli interessi cinesi per l’ex Ilva e le attività del porto di Taranto. Stando a quanto riportato da Repubblica, il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) ha acquisito un documento di sintesi dagli organismi di intelligence in merito agli interessi espressi da alcune compagnie cinesi verso l’area strategica di Taranto, cioè gli impianti industriali dell’ex Ilva e l’affidamento della gestione del porto della stessa città pugliese. Lo rivela Raffaele Volpi, presidente del Copasir: «Tale report e i conseguenti approfondimenti saranno discussi dal Comitato nella prima seduta utile». Nell’occasione ha ricordato le preoccupazioni espresse dal Comitato riguardo l’uso della tecnologia cinese nel campo delle telecomunicazioni. Il riferimento è alla vicenda del 5G per la quale è insorta la Lega nei giorni scorsi.
REPORT SERVIZI SEGRETI “CINA INTERESSATA A ILVA E PORTO TARANTO”
«Follia!!! Patto segreto con la Cina, ora ci aspettiamo che il Governo chiarisca!!», aveva twittato nei giorni scorsi il deputato e tesoriere della Lega Giulio Centemero riportando il comunicato del Carroccio con cui si esternavano le preoccupazioni sul patto segreto tra Roma e Pechino. A tal proposito il presidente del Copasir, Raffaele Volpi, ha spiegato che i timori sono stati espressi «sia con un corposo e qualificato documento trasmesso al parlamento sia con pubbliche sollecitazioni al governo affinché se ne prendesse seria considerazione e conseguenti determinazioni proprie dell’organo esecutivo». Con la ripresa dei lavori, comunque, il Copasir ha intenzione di chiudere una serie di audizioni, a partire da quelle sul sistema bancario-assicurativo, individuando la forma del contributo da sottoporre al Parlamento, poi si attiverà per fare il punto della situazione sugli scenari più caldi del momento, come Libia e Libano.