Parigi si trasforma in una guerriglia urbana per una notte. L’occasione, la finale di Champions League che il Psg ha giocato e perso a Lisbona, battuto dal Bayern Monaco: per la squadra della capitale francese era la prima volta di sempre nell’ultimo atto del torneo, e le aspettative erano ampie. Come nei grandi eventi che si rispettano, è stata data la possibilità ai tifosi di seguire la partita sul maxischermo, al Parco dei Principi; distanze mantenute (le persone presenti erano circa 5000) ma qualcosa è andato storto perché, come riportano i media francesi e ha rilanciato anche SportMediaset, una parte delle tribune era occupata da ultras che si sono presentati con il volto coperto e armati di bastoni e fumogeni. La zona interessata è stata inizialmente quella intorno allo stadio: già nel corso dei 90 minuti della partita le tensioni sono sfociate in scontri con la polizia, che ha dovuto usare i gas lacrimogeni per contrastare chi era invece in possesso di petardi e fuochi d’artificio. Una notte folle, che poi è proseguita anche altrove.
NOTTE DI VIOLENZA A PARIGI
Infatti, le tensioni sono aumentate una volta che il Psg ha perso la partita: a quel punto la zona di guerriglia è diventata quella intorno agli Champs Elisées, come se si trattasse di un corteo ma di ben altro tenore rispetto a quello di un festeggiamento. Come si può vedere da immagini diffuse su Twitter, la manifestazione (se così vogliamo chiamarla) è stata violente: vetrine rotte, negozi presi d’assalto, auto incendiate. La polizia, minacciando multe a tutti i presenti, è riuscita a disperdere la folla e sgombrare la zona solo intorno alla una di notte; sono stati anche effettuati numerosi arresti. Per la precisione, come ha poi comunicato la Prefettura di Parigi, si tratta di 148 persone; altre 404 inoltre sono state sanzionate per non aver indossato la mascherina dove sarebbe stato obbligatorio, perché c’è anche questo tema da affrontare al giorno d’oggi.