Nuovo focolaio registrato a Treviso. Dopo le decine di casi registrati tra i migranti ospiti dell’ex caserma Serena, sono stati rilevati ben 182 casi di positività nello stabilimento Aia di Vazzola. Nel sito operano 700 persone tra operatori diretti e maestranze dell’indotto. Come riporta Repubblica, i contagiati sono tutti asintomatici ed attualmente sono in regime di quarantena. «I contagi non arrivano dall’interno dell’azienda ma da persone che sono rientrate al lavoro dopo le ferie, da oggi chi entra in azienda deve avere un esito negativo al tampone fatto preventivamente nel comune di residenza e non più all’interno dell’azienda come avveniva nei giorni scorsi», così in una nota il Comune di Vazzola. Qdpnews riporta inoltre che risultano anche 38 casi positivi tra i familiari dei lavoratori, sinonimo che il virus è uscito dall’azienda.
TREVISO, FOCOLAIO IN STABILIMENTO AIA DI VAZZOLA
Questa mattina si è tenuto un vertice alla Prefettura di Treviso: organizzazioni sindacali, autorità sanitarie e municipali hanno deciso la riduzione della produzione del 50% nello stabilimento Aia colpito dal coronavirus, con distanziamento tra le postazioni operative e diminuzione del numero di lavoratori per turno. Repubblica spiega inoltre che all’inizio della prossima settimana è in programma un nuovo screening grazie alle nuove procedure rapide. Scongiurato al momento lo scenario di una chiusura dello stabilimento, che comporterebbe l’abbattimento di ben 1,5 milioni di capi di pollame.