Centomila cristiani sono stati uccisi in Nigeria negli ultimi anni, ma il mondo sembra ignorare quella che è ormai è stata ribattezzata una strage silenziosa. La denuncia è sottolineata dall’edizione di oggi, giovedì 27 agosto, de Il Foglio, ricordando come lo scorso 20 agosto, numerosi cristiani e leader ecclesiastici si siano riuniti a Londra per manifestare contro questo massacro. E’ stata inviata una lettera al primo ministro Boris Johnson, accusando cancellerie e mass media di “cospirazione del silenzio”. I numeri tragici sono emersi da un rapporto realizzato dall’International Organization for Peace Building and Social Justice, l’International Committee on Nigeria e l’All-Party Parliamentary Group for International Freedom of Religion or Belief, dove si evince che negli ultimi 20 anni è stata compita una strage da Boko Haram, al Qaida, pastori fulani e altri gruppi estremisti, circa 96mila uccisioni in 21mila attacchi differenti. “Questa cosa è sistematica, pianificata, calcolata. La loro intenzione è islamizzare la Nigeria”, le parole di Benjamin Argak Kwashi, arcivescovo anglicano di Jos.
100MILA CRISTIANI UCCISI IN NIGERIA IN 20 ANNI: “MA È COME SE LE LORO VITE NON CONTASSERO”
Il modus operandi è sempre lo stesso: gruppi pesantemente armati appaiono nella notte e al grido di “Allahu akbar”, vanno casa per casa uccidendo gli anziani, stuprando le donne, mutilando chiunque gli capiti a tiro, persino i bambini, per poi rapire ragazze, e incendiare case, scuole e chiese, tutto ciò che rappresenta il cuore della cristianità. Soltanto nel mese di luglio in tre differenti raid sono stati ammazzati 68 cristiani, a cominciare da quello dall’attacco del 10 del mese scorso a Gora, dove 22 innocenti sono stati massacrati dai pastori musulmani, “Soprattutto donne e bambini – la testimonianza di Bilkisu James, una sopravvissuta – i fulani hanno fatto irruzione e aperto il fuoco. Hanno ucciso due dei miei figli e mio marito”. Matthew Hassan Kukah, vescovo di Sokoto, parla di “rischio genocidio in stile ruandese”, mentre il pastore evangelico Stephen Baba Panya, gli ha fatto eco “E’ come se le vite dei cristiani non contassero più”. Peccato però che a nessuno interessi…